Ogni sfida potrebbe avere un valore di rilievo, molto più alto che negli anni passati
Uno degli adagi più celebri della tradizione italiana recita “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Un detto super utilizzato, talvolta abusato, ma che mai come quest’anno, dovessimo andare incontro nuovamente a situazioni particolari nel corso del prossimo inverno – eventualità da scongiurare in ogni modo, ma comunque da tenere in considerazione, alla luce di quanto accaduto in questa annata -, potrebbe essere particolarmente importante nell’interpretazione della stagione agonistica delle squadre ovali del Paese.
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Lo scorso 14 settembre, infatti, il consiglio federale ha stabilito, almeno per ora, i requisiti necessari per “assegnare titoli e stabilire promozioni e retrocessioni”, nel caso in cui non dovessero essere portati a termine uno o più gironi/campionati. Aspetto di fondamentale importanza, riportato nel comunicato FIR del 16 settembre:
“Qualora, alla data del 30 giugno 2021, non sia stato possibile completare integralmente uno o più campionati secondo le formule previste per gli stessi, l’assegnazione dei titoli o la determinazione di promozioni e retrocessioni sarà subordinata al completamento da parte di tutte le squadre partecipanti di un numero minimo di partite secondo il seguente criterio: torneo a dieci squadre, necessarie quattordici partite”.
Anche se ancora non è chiaro sino in fondo, se la classifica eventualmente stoppata alla 14esima giornata portetebbe all’assegnazione dello scudetto, oppure alla possibile definizione di una griglia playoff di “emergenza”, qualsiasi sia, l’obiettivo di un club del massimo torneo, per scongiurare pericoli ed eventualità avverse legati ad uno stop nel corso della stagione, sarà fondamentale partire subito nel migliore dei modi, ancor più che nelle altre annate, presentandosi all’altezza del quattordicesimo turno già nella posizione desiderata, il più in alto possibile – magari sul gradino più alto del podio -, per quanto concerne le compagini da titolo, o il più lontano possibile dall’ultima piazza – l’unica che porta alla retrocessione -, per quanto riguarda i team che lottano per salvarsi. In questo caso, l’ultima, dal 14esimo turno in poi, in caso di stop e mancata ripresa entro il 30 giugno, retrocederebbe.
Ergo, poco spazio a preparazioni mirate per “arrivare al top quando conta”, ma sin da subito, dalla giornata d’esordio del torneo, potrebbero vedersi partite da ultima spiaggia, o quasi. Ogni sfida – a maggior ragione con un regolamento di questo tipo, anche se potrebbe essere limato, aggiustato nei prossimi consigli -, già di importanza capitale dopo la rinuncia di San Donà e Medicei, con la riduzione a 10 squadre e 18 gare di campionato, potrebbe avere un valore inestimabile, ragionando sull’eventualità, da scongiurare, di un torneo stoppato alla 14esima giornata.
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