Inizia venerdì la stagione 2020/2021 del campionato celtico. Come stanno Ulster, Leinster, Munster e Connacht?
Il Pro14 2020/2021 inizia, come tutti gli eventi sportivi di questo folle anno, con le incertezze legate alla situazione sanitaria mondiale.
Le squadre sudafricane, ad esempio, sicuramente non prenderanno parte al campionato fino al nuovo anno. Con i Kings falliti, inoltre, c’è grande incertezza su chi si presenterà al calcio d’inizio della lega celtica quando anche le due franchigie dell’emisfero sud prenderanno parte al torneo.
Una doppia incertezza da lasciare per il momento da parte, perché a partire dal prossimo 2 ottobre il Pro14 è pronto a ricominciare. Si parte venerdì con 3 incontri, dove saranno coinvolte le squadre italiane, seguiti da altri 3 incontri sabato. Ecco come si presentano le squadre al via.
Guida al Pro14 – Irlanda
Connacht
Principali acquisti: Abraham Papali’i (Bay of Plenty), Ben O’Donnell (Australia Sevens)
Dove eravamo rimasti: 4° posto nella conference B (8 vittorie)
Occhi puntati su: Conor Fitzgerald – mediano di apertura classe 1997, ha avuto la sua stagione di lancio nel 2019/2020, dove è stato di fatto la prima scelta superando Jack Carty nelle grazie di Andy Friend. Proprio il dualismo fra questi giocatori rappresenta uno dei temi più rilevanti della squadra di Galway, anche per provare a vestire un verde diverso rispetto a quello della franchigia. Certo non come prima scelta, e probabilmente neanche come seconda, ma si lotta per avere un posto di rilievo all’interno del movimento irlandese
Rispetto ad Ulster, seconda classificata nella conference A, Connacht ha ottenuto appena tre punti in meno in classifica. Il Pro14 2019/2020 è stato terreno di caccia di tutte le franchigie irlandesi, ma Connacht rimane quella che sorprende di più. Sotto Pat Lam prima e Andy Friend poi la squadra ha dismesso le vecchie vesti di franchigia dedita al solo sviluppo, compito al quale comunque non ha abdicato, e ha incominciato a puntare in alto, come testimoniano le due consecutive qualificazioni per la Champions Cup.
Sostituire alcuni dei partenti (su tutti Colby Fainga’a) non sarà facile, ma in Abraham Papali’i la squadra sembra aver già trovato il degno sostituto. Con tante scelte di buon livello in quasi tutti i ruoli e le limitate assenze per le finestre internazionali Connacht può davvero puntare ad una stagione importante.
Leinster
Principali acquisti: –
Dove eravamo rimasti: Vincitore, 1° nella conference A (15 vittorie, imbattuto)
Occhi puntati su: Ryan Baird – l’ultimo sensazionale prodotto della Academy di Leinster è questo giovane seconda linea appena passato in prima squadra, anche se ha all’attivo già 9 presenze e 3 mete per la squadra campione in carica. Classe ’99, un metro e novantotto per 107 chili, Baird è un atleta fuori dal normale, una sorta di James Ryan che ha mangiato il fungo della supervelocità di Super Mario. Occhio che arriva.
Il tema a questo punto è uno solo: il Pro14 è all’altezza del Leinster? Nel 2019/2020 Leinster non ha perso una sola partita in tutto il campionato, giocando per la maggior parte del tempo con una squadra depotenziata rispetto alle massime possibilità, chiudendo con un pazzesco +315 di differenza punti e segnando ventuno mete in più del secondo miglior attacco. In rosa ci sono venticinque internazionali irlandesi, più James Lowe, ala neozelandese dal futuro in verde, eppure i rincalzi si sono dimostrati più che all’altezza della situazione. Ogni stagione la franchigia dublinese estrae dal mucchio qualche nuovo giovane che ringiovanisce la rosa senza abbassare il livello, anzi. Insomma: diventa imbarazzante anche fare un pronostico.
E le parole di Stuart Lancaster si preannunciano dense di pericoli per gli avversari del Leinster: “Non c’è niente di peggio che essere reduci da una sconfitta a fine stagione e avere tre mesi per rimuginarci. Rimane con te e non puoi metterla a posto – ha detto in settimana l’ex head coach dell’Inghilterra – Quindi lunedì della scorsa settimana abbiamo rivisto l’incontro con i Saracens, ci siamo allenati martedì, i ragazzi hanno avuto qualche giorno libero e poi siamo tornati ad allenarci: sceglieremo una formazione forte per venerdì.”
Munster
Principali acquisti: Damian de Allende (Panasonic Wild Knights), RG Snyman (Honda Heat)
Dove eravamo rimasti: Semifinalisti, 2° nella conference B (10 vittorie)
Occhi puntati su: CJ Stander – il gigantesco sudafricano è atteso da una stagione importante. La qualità e il livello delle terze linee irlandesi è cresciuto, così come quello di tutte le nazionali britanniche. Se vuole far parte del tour dei British & Irish Lions in Sudafrica, CJ dovrà scrollarsi presto di dosso la ruggine che, a dirla tutta, già lo avvolgeva in una morsa da qualche tempo. Riuscirà a tornare il miglior ball carrier d’Europa?
Damian de Allende ha fino a questo momento deluso le aspettative, ma avrà tempo per rifarsi. RG Snyman invece starà fuori a lungo, così come Joey Carbery, che non riesce a risolvere i propri problemi fisici. Su Limerick non splende il più luminoso dei soli all’inizio di questa nuova stagione, anche se la squadra ha dimostrato, nei match di agosto, di poter riuscire a mettere i bastoni fra le ruote al Leinster se le circostanze sono quelle giuste. Tuttavia per innalzarsi ad un gradino superiore di competitività serviva proprio l’aiuto di qualche giocatore di livello mondiale: ad oggi il Munster torna ad affidarsi alle proprie, rocciose certezze, ai Murray, ai Conway, agli Earls, agli O’Mahony che impreziosiscono la rosa. Senza però la promessa di vedere qualcosa di meglio, o di più, delle ultime stagioni.
Ulster
Principali acquisti: Ian Madigan (Bristol Bears), Alby Mathewson (svincolato)
Dove eravamo rimasti: Finalista, 2° nella conference A (8 vittorie, 1 pareggio)
Occhi puntati su: Michael Lowry – il giovane estremo modello compatto (un metro e settanta) si è preso la maglia da titolare dopo il ritorno in campo. Con Will Addison infortunato per un lungo periodo, il 22enne avrà ancora importanti responsabilità. Ha il talento per affrontarle: rapido di gambe e di testa, piede preciso, attaccante pericoloso
Reduce dalla finale del Pro14 2019/2020 e dall’eliminazione ai quarti di finale della Champions Cup, l’Ulster si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con qualche imprevisto: sia Stuart McCloskey che Billy Burns, titolari rispettivamente a centro ed apertura nel quarto di coppa, saranno indisponibili per l’esordio contro il Benetton; il pilone Tom O’Toole è costretto a diverse settimane di stop da un infortunio alla caviglia; l’utility back Will Addison sarà fuori per mesi dopo un intervento chirurgico alla schiena. La lista degli infortunati è completata da Luke Marshall e Robert Balocoune. Una vera e propria ecatombe che rischia di costringere ad una partenza complicata la squadra di Belfast, che tuttavia ha una quantità di talento in rosa capace di tenere a galla la formazione: l’esperienza di Jack McGrath, Iain Henderson, John Cooney, Alby Mathewson e del figliol prodigo Ian Madigan unita al talento dei giovani Jacob Stockdale, James Hume, Michael Lowry, Sean Reidy. Con in più uno dei migliori numeri 8 d’Europa, Marcell Coetzee.
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Dice l’ex stella Tommy Bowe: “Ulster sta chiudendo il suo gap con Leinster e sta andando nella giusta direzione. Dan McFarland sta facendo un grande lavoro e ha dimostrato di non farsi scrupoli nel rivestire appieno il proprio ruolo lasciando fuori John Cooney in finale. E data la situazione in cui si trovava Ulster prima che arrivasse, quello che ha portato e il fatto che abbia raggiunto le fasi finali di entrambe le competizioni, la situazione non può che essere promettente.”
Lorenzo Calamai
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