Senza arti oscure non si segna una meta così
Dopo qualche anno di apprendistato, il numero 10 degli Harlequins Marcus Smith ha infine eseguito alla perfezione la tecnica ninja della sparizione.
A farne le spese il malcapitato Dan Robson, mediano di mischia dei Wasps, che si è potuto comunque consolare poco più tardi grazie alla vittoria della sua squadra nell’incontro di Premiership andato in scena lunedì sera.
In una delle prime azioni giocate nel corso della ripresa, Jacob Umaga ha alzato il pallone con un lungo up and under nel campo avversario. Smith ha raccolto l’ovale poco fuori dai propri 22, ha dato un’occhiata alla salita difensiva degli avversari e ha scelto di scavalcare il muro con un calcetto.
Verso il punto di caduta del pallone si è fiondato proprio Robson, per rientrarne in possesso. Niente da fare, però: Smith si è materializzato istantaneamente di fronte al mediano di mischia, gli ha sottratto l’ovale ed è scomparso, lasciando il numero 9 in maglia giallonera con un pugno di polvere.
L’apertura è poi ricomparsa in campo aperto, dove ha avuto le gambe per seminare Jacob Umaga e andare a segnare oltre la linea.
Che abbia imparato la tecnica ninja grazie a un ritiro spirituale in un monastero giapponese durante il lockdown o che il benefico ritiro sia stato semplicemente quello al centro sportivo dei Quins, il giovane apprendista è pronto per sfidare i più grandi maestri.
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— Harlequins ? (@Harlequins) September 29, 2020
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