Il capitano dei ducali analizza il momento della squadra a pochi giorni dal debutto nel torneo. “Stiamo bene e ci aspettiamo una gara aperta”
È ormai quasi tutto pronto per il debutto delle Zebre nel Pro14 2020/21, visto che mancano poche ore alla sfida che Giulio Bisegni e compagni lanceranno ai Cardiff Blues. Il match di Parma farà da apripista alla stagione, ed è in programma venerdì 2 ottobre alle ore 19.00. Saranno 1000 gli spettatori ammessi al Lanfranchi, pronti a tifare Zebre per spingere i ducali al quinto successo contro la franchigia gallese, sconfitta nell’ultima sfida disputata a Parma.
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Dopo l’allenamento del mercoledì, Giulio Bisegni ha risposto alle domande dei media, facendo il punto sul momento della sua squadra e sulle aspettative per il campionato che sta per aprirsi. Arrivato a quota 98 caps con le Zebre, e 16 con la Nazionale, il 28enne frascatano ha parlato del fatto che lo staff tecnico abbia lavorato in queste settimane senza stravolgere il lavoro fatto negli ultimi anni. Per venerdì la volontà è quella di giocare all’attacco, cercando di mettere in difficoltà dei Blues che sicuramente punteranno al bottino pieno, forti anche dei tanti nazionali che si porteranno dietro nella trasferta italiana.
Le Zebre comunque sono molto cariche, hanno avuto tempo di preparare il match e sono consce del fatto di dover giocare una partita intensa per tutti gli 80 minuti. Questa la video-intervista completa di Giulio Bisegni:
Sei a Parma dal 2014, hai collezionato sin qui 98 presenze con la maglia delle Zebre, di cui 9 da capitano. Come vivi e interpreti la leadership dello spogliatoio tu che sei cresciuto al fianco di bandiere del club come Biagi, Bortolami, Geldenhuys, Bergamasco, Garcia. “E’ stato un motivo di orgoglio cercare di apprendere da questi giocatori come gestire uno spogliatoio. Si tratta di un aspetto che non viene svolto a livello individuale: abbiamo infatti un gruppo di leader che cercare di trasmettere i valori dello staff soprattutto ai nuovi arrivati. Io personalmente cerco sempre di stare dentro le dinamiche del gruppo, di integrarmi e di far integrare soprattutto il più giovani perché penso che un atleta possa esprimersi al meglio se è apprezzato. Detto questo, logicamente, non bisogna dimenticarsi che a volte è necessario mantenere il distacco in alcuni frangenti”.
Franco Smith ha chiesto a tutti di alzare l’intensità in allenamento ed in partita. È qualcosa su cui le Zebre hanno lavorato? È un obiettivo della stagione anche per le Zebre? “Sì effettivamente anche alle Zebre stiamo cercando di alzare l’asticella dal punto di vista fisico e atletico. E’ una cosa naturale in una gestione come quella della Nazionale dove i giocatori Azzurri provengono soprattutto dalle due franchigie italiane.
Come si sono integrati in gruppo i nuovi arrivati e come si stanno adattando agli schemi di gioco? “I nuovi arrivati si sono mostrati molto disponibili al lavoro e nessuno di loro si è tirato indietro. Sono molto inseriti nel gruppo e hanno un’età molto giovane, come del resto è quella della rosa delle Zebre, squadra che fa dell’energia il suo punto di forza. Stiamo costruendo un gruppo di leader che si assuma più responsabilità affinché questi giovani possano dare il loro apporto senza ricevere troppa pressione”.
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Quando a fine ottobre e a novembre un buon numero di atleti delle Zebre saranno impegnati con la Nazionale, pensi che gli altri giocatori della rosa saranno all’altezza della sfida visto il probabile poco minutaggio in queste primissime partite di PRO14? “Penso di sì! Tutti i ragazzi stanno lavorando molto bene e stanno rispondendo con molta voglia alla mole di lavoro richiesta. Recentemente abbiamo anche implementato il sistema dei permi player, per cui mi aspetto una gestione efficiente dei giocatori durante la stagione”.
Come valuti il contributo del territorio di Parma alla realtà delle Zebre? “La città di Parma ci offre l’opportunità di allenarci in un bel centro sportivo e di avere un bel seguito di tifosi. Logicamente, essendo l’Emilia Romagna una realtà di forte tradizione rugbistica, chiediamo sempre al nostro pubblico uno sforzo in più nel sostenerci perché è un fattore per noi importante, soprattutto nelle partite in casa”.
Qual è il segreto per continuare a lavorare con applicazione in un torneo che, oltre alle Zebre, annovera club storici e con tantissimi traguardi e trofei in bacheca? “Penso che ogni giocatore parta da delle motivazioni personali: diventare sempre più forte e competitivo. A questi si aggiungono poi quelle collettive e di squadra ed è lì che ci si inizia a porre degli obiettivi di medio-lungo termine. Il nostro modo di approcciare le sfide è sempre stato propositivo e abbiamo sempre messo molta energia in allenamento e in partita. Competere con club blasonati è uno stimolo in più e lo facciamo tutti con estremo piacere, confidenti che possa aiutarci a crescere”.
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