Il numero uno dei veneti strizza l’occhio alle franchigie sudafricane auspicandosi altri ingressi extraeuropei
Mentre il suo Benetton Rugby sta preparando l’esordio nel Pro14 2020/2021 mettendo nel mirino la trasferta di domani sera in casa dell’Ulster, Amerino Zatta pensa al futuro di quello che sino a qualche anno fa era conosciuto come “il torneo celtico”.
Il possibile (e a questo punto probabile) massiccio ingresso delle squadre sudafricane in quello che dovrebbe diventare il Pro16 gli piace, tanto che alla Tribuna di Treviso il numero uno dei biancoverdi ha dichiarato: “E’ un’altra rivoluzione per il rugby, in un mondo che si fa sempre più piccolo e globale. E attenzione, non è finita qui: fra pochi anni il Pro16 potrebbe espandersi in altri paesi e in un altro continente”.
“Se la situazione migliorerà in futuro – prosegue il presidente del Benetton Rugby – non sono escluse franchigie americane e russe, con formule a gironi. Ci sono in cantiere formule interessantissime, altre idee e nuovi orizzonti da esplorare”.
Non si può tornare indietro
Terminando la sua disamina relativa alla situazione che potrebbe quindi svilupparsi nelle prossime stagioni, il massimo vertice del Benetton Rugby ha fatto presente poi come ormai, a suo avviso, non sia più il caso di guardarsi indietro ma di pensare a una realtà sempre più ampia che consenta l’aumento di visibilità e risorse all’intero movimento italiano.
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