Fra grandi ritorni e giovani intriganti le squadre gallesi si candidano al ruolo di compagini più migliorate dell’anno
Le squadre gallesi si avviano ad esordire nel Pro14 2020/2021 con tante aspettative, dopo aver offerto una delle peggiori stagioni degli ultimi anni nella stagione scorsa.
Solo gli Scarlets avrebbero potuto competere per i playoff standard prima dell’interruzione dei campionati, e sono stati anche gli unici ad ottenere più del 50% di vittorie nel torneo.
L’estate ha però portato grandi novità: tutte le franchigie sono riuscite a riportare a casa talenti perduti, esperti internazionali o giovani in rampa di lancio.
Il pilone Rhys Carré arriva a Cardiff dai Saracens, club dal quale arriva in Galles anche Nick Tompkins. Il secondo centro, che ha esordito con i Dragoni durante lo scorso Sei Nazioni, farà coppia con Jamie Roberts ai Dragons, forse la franchigia con il mercato più scoppiettante. Agli Ospreys arriva Rhys Webb, mentre gli Scarlets si portano a casa il super promettente mediano di apertura Sam Costelow.
Insomma, le franchigie gallesi provano a rilanciarsi in vista della propria stagione, con la speranza di portare sul campo le stesse fortune dimostrate in sede di mercato.
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Guida al Pro14 – Galles
Cardiff Blues
Principali acquisti: Cory Hill (Dragons), Rhys Carré (Saracens)
Dove eravamo rimasti: 6° nella conference B (7 vittorie)
Occhi puntati su: Willis Halaholo – il centro di origine neozelandese torna in campo dopo aver saltato quasi integralmente la stagione 2019/2020. Si era infortunato a novembre dello scorso anno, proprio quando Wayne Pivac aveva deciso di includerlo nei suoi progetti per il nuovo Galles. L’obiettivo è riprendere il filo del discorso dove lo aveva lasciato.
I Blues vogliono dimenticare la mediocrità in cui si sono incancreniti oramai da qualche anno. Se quando va bene si portano a casa una Challenge Cup, il più delle volte finiscono in una posizione di classifica intermedia, vagamente interlocutoria. Portandosi a casa uno dei migliori seconda linea su piazza in Cory Hill e un rinforzo di assoluto livello in prima linea come il rosso Carré, i Blues aspirano ad un campionato ambizioso nel 2020/2021. Lo fanno basandosi su una linea arretrata piena di talenti (Josh Adams, Willis Halaholo, Jarrod Evans, Hallam Amos, Owen Lane) e con il rientro dei lungodegenti Ellis Jenkins e Josh Navidi non troppo lontano possono seriamente pensare di raggiungere un nuovo livello.
Dragons
Principali acquisti: Jonah Holmes (Leicester Tigers), Nick Tompkins (Saracens), Jamie Roberts (Stormers)
Dove eravamo rimasti: 5° nella conference A (5 vittorie, 1 pareggio)
Occhi puntati su: Jamie Roberts – il ritorno del possente primo centro classe 1986 ha risvegliato gli appetiti dei tifosi gallesi. In tanti lo vorrebbero vedere di nuovo in maglia rossa, quasi per plebiscito. Fatto sta che Roberts si è dimostrato più che all’altezza e rinfrescato dall’esperienza sudafricana, ed è pronto a giocare il suo ruolo nella costruzione dei nuovi, ambiziosi Dragons.
Sono i Dragons la squadra che è migliorata di più da un punto di vista della rosa fra il Pro14 dello scorso anno e quello che sta per iniziare? La risposta è sì. L’aggiunta sulla trequarti di tre internazionali gallesi come Holmes, Tompkins e Roberts prosegue il lavoro di rinforzo della franchigia già iniziato con l’arrivo di Ross Moriarty e con la crescita di talenti come Taine Basham, Ollie Griffiths, Aaron Wainwright, Leon Brown, Elliot Dee. Adesso tocca a Dean Ryan e al suo staff mettere insieme i pezzi e trasformare la peggior franchigia gallese (mai al 50% di vittorie in campionato dal 2005) in una squadra temuta da tutti.
Ospreys
Principali acquisti: Rhys Webb (Bath)
Dove eravamo rimasti: 7° nella conference A (2 vittorie, 2 pareggi)
Occhi puntati su: Rhys Webb – nel lungo elenco di coloro che in Galles hanno qualcosa da tornare a dimostrare c’è anche il mediano di mischia della squadra in maglia nera. Webb, per un fugace momento, è stato il miglior mediano di mischia del mondo. Un attaccante letale, furbo, rapido e scattante. Torna in Galles dopo il fallimento dell’avventura francese a Tolone e un passaggio invisibile a Bath. A 32 anni è il momento buono per l’ultima fiammata della carriera.
C’erano una volta gli Ospreys campioni del Pro12, principali antagonisti delle grandi irlandesi nelle fasi finali del torneo celtico. Poi, lentamente, la squadra di Swansea si è disgregata e immalinconita, presa in mezzo fra problemi di solidità economica e lotte intestine. Oggi è la squadra dei grandi vecchi del rugby gallese: capitanata da Justin Tipuric, annovera Alun-Wyn Jones, Dan Lydiate, Bradley Davies, George North, Scott Williams e Rhys Webb tra le propria fila. Tutti giocatori ancora capaci, se messi nelle giuste condizioni, di dire ancora la loro. Al loro fianco anche alcuni giovani di talento come il seconda linea Adam Beard e il centro Owen Watkin, entrambi stabilmente nella rosa della nazionale gallese. Oggi sono affidati a Toby Booth: all’inglese che raggiunse la finale di Premiership con i London Irish e che viene da un ruolo di assistente agli Harlequins il duro compito di rendere gli Ospreys una squadra nuovamente competitiva, nei cuori e nelle menti prima ancora che nelle mani e nelle gambe dei giocatori.
Scarlets
Principali acquisti: Sam Costelow (Leicester Tigers), Tyler Morgan (Dragons), Sione Kalamafoni (Leicester Tigers)
Dove eravamo rimasti: 3° nella conference B (10 vittorie)
Occhi puntati su: Carwyn Tuipulotu – in una amichevole precampionato contro gli Ospreys, la squadra di Llanelli ha convocato questa terza linea diciottenne di cui si è già parlato un po’, principalmente per le sue dimensioni gigantesche e il suo innato talento nel passare attraverso gli avversari. Aggregato ai seniores, Tuipulotu arriverà al rugby dei grandi ancora prima di quanto si immaginasse?
Il primo anno di Glenn Delaney alla guida degli Scarlets si è interrotto sul più bello, mentre inseguiva una qualificazione ai playoff giocando un rugby piuttosto divertente e riportando a Llanelli quell’entusiasmo che si era un po’ perso nell’ultimo anno di Wayne Pivac. La squadra in rosso non è forse la più attrezzata del Pro14 a livello di rosa, pagando qualcosa sia nei confronti delle irlandesi che delle scozzesi, ma può contare su un gruppo affiatato, uno staff di qualità e una generale solidità che garantiscono un buon blocco di partenza ad ogni stagione. Il ritorno di Jonathan Davies è il vero grande acquisto del mercato, la riserva di talento nel triangolo allargato è praticamente senza fine (Leigh Halfpenny, Liam Williams, Johnny McNicholl, Steff Evans, Ryan Combeer) e in più c’è qualche giovane di belle speranze pronto a incendiare la situazione durante le finestre internazionali (vero Sam Costelow?). A fine stagione troveremo ancora gli Scarlets lassù a lottare per posizioni importanti.
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