Le parole del mediano di mischia azzurro a poche ore dal debutto leonino in Pro14, a Belfast
Arrivato nel mercato estivo alla Ghirada, direttamente dal Gloucester a grande trazione italiana, Callum Braley – mediano di mischia della Nazionale azzurra – ha debuttato in maglia Benetton lo scorso 30 agosto, gestendo con calma e serenità l’attacco leonino in quel di Parma, nel secondo tempo della sfida vinta contro le Zebre, che ha permesso ai ragazzi di Kieran Crowley di chiudere in bellezza la lunghissima e travagliata annata agonistica 2019/2020.
Stasera, nella prima della nuova stagione, partirà dalla panchina, da back-up al capitano Duwaldt Duvenage, ormai da elemento totalmente integrato nel team veneto, dopo tre mesi abbondanti di lavoro con i nuovi compagni ed il nuovo staff tecnico.
“Abbiamo avuto una lunga pre stagione. Inutile girarci attorno, è frustrante quando non puoi giocare partite vere su base settimanale. Quando non puoi competere regolarmente, che, di fatto, è quello per cui lavoriamo, con impegno e passione, ogni anno. Questo periodo tanto duro quanto particolare, tuttavia, mi ha permesso di entrare al meglio all’interno delle dinamiche del nuovo club, entrando in sintonia con compagni e staff. Con Kieran (Crowley, ndr) la relazione è molto buona. Comunica alla grande con tutto il gruppo: c’è rispetto reciproco tra lui ed il comparto giocatori. Non vedo l’ora di proseguire questa campagna celtica lavorando con lui e per lui”, spiega ad OnRugby, il numero 9 classe ’94.
Un periodo che ha aiutato Braley a prendere le misure alla nuova realtà, anche fuori dal campo. “Per me e la mia famiglia, con un figlio appena nato, trasferirci in Italia ha rappresentato un grande cambiamento. Ci stiamo adattando bene: abbiamo gradito trascorrere l’estate con il clima italiano. Abbiamo potuto godere di splendide giornate, da vivere al meglio con nostro figlio, all’aria aperta”.
Energia positiva da riportare in campo con i Leoni, che per la stagione si pongono obiettivi ambiziosi. “Vorremmo vincere ogni partita, ovviamente. L’obiettivo però è fare il massimo in ogni gara e raggiungere i playoff. Come prima cosa, comunque, dobbiamo riuscire ad iniziare forte, nonostante siamo consapevoli del calendario complesso, che ci mette di fronte alle due finaliste del Pro14, squadre forti, che hanno anche diverse partite nelle gambe in più di noi. Per essere competitivi in queste due uscite, è necessario portare sul campo la nostra freschezza, l’energia e la frustrazione accumulate in questi mesi di inattività, trasformando questo mix in benzina positiva per le due battaglie che ci aspettano”, prosegue l’ex Gloucester, che sta lavorando a stretto contatto con Tommy Allan, ora ai box per un problema fisico, e Paolo Garbisi, due dei candidati a vestire la maglia azzurra numero 10 in autunno, cementando così il rapporto con loro, dentro e fuori dal campo.
“Tommy (Allan, ndr) è un giocatore fantastico. Riuscire ad allenarsi con lui su base giornaliera è molto utile per migliorare la nostra intesa. Lo stesso vale per il rapporto con Paolo (Garbisi, ndr), che, peraltro, nelle prossime settimane mostrerà sul campo tutti i suoi progressi”, spiega Callum Braley, prima di chiudere con un passaggio sulle aspettative per le sei sfide che attendono l’Italia di Franco Smith.
“Il coach ha portato cambiamenti importanti, per provare a spingere in avanti il team azzurro. Abbiamo di fronte a noi sfide molto impegnative, ma il gruppo sta migliorando passo dopo passo. Dobbiamo ancora crescere in termini di confidenza in noi stessi e nel nostro piano di gioco, ma questo autunno è una grande occasione per far sì che la squadra salga ancora di colpi: in ogni gara si va a caccia del risultato, ovviamente, ma anche di riscontri oggettivi, che possano dirci a che punto del percorso di crescita ci troviamo”, conclude l’ex ‘Cherry and Whites’.
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