La situazione dei francesi verrà valutata nei prossimi giorni
La finalissima della Champions Cup 2020 è a rischio. Il match che il prossimo 17 ottobre dovrebbe opporre il Racing 92 agli Exeter Chiefs infatti potrebbe essere rinviato a data da destinarsi a causa delle condizioni sanitarie della squadra transalpina.
Cosa è successo?
Dopo aver superato nelle semifinali della massima competizione continentale i Saracens, col punteggio di 19-15, la squadra parigina ha effettuato un classico giro di test riscontrando quello che però non si aspettava, ovvero la positività di 9 membri del gruppo-squadra; le cui identità non sono state rese note.
Dopo l’infelice scoperta il Racing 92 si è ovviamente attenuto ai protocolli: ha messo in isolamento chi era positivo, ha fermato in maniera fiduciaria il resto della sua formazione e ha chiuso temporaneamente il suo centro d’allenamento per procedere alla sanificazione degli ambienti.
Questo ovviamente ha comportato il rinvio della partita di Top14 contro la Rochelle, prevista per domani, ma di contro ha fatto drizzare le antenne anche all’EPCR che sta già lavorando per capire come muoversi in caso di rinvio della finale di Champions Cup.
“EPCR – si legge in una nota – ha preso atto della situazione inviando al club e ai suoi tesserati i migliori auguri di una pronta guarigione. Nelle prossime settimane, seguendo in maniera completa i protocolli, resteremo in contatto col Racing 92, gli Exeter Chiefs e il Top14 per capire l’evoluzione della situazione”.
Il punto di vista degli Exeter Chiefs
L’occasione di giocare una finale di Champions Cup, di certo, non capita tutte le volte nella vita di un rugbista, di un allenatore, di una squadra. A esprimere il pensiero attuale degli Exeter Chiefs, rivali che in questo momento attendono notizie sul da farsi, è il Director of Rugby Rob Baxter: “E’ una cosa a cui stiamo guardando – ammette – ma dall’altro lato non vogliamo pensarci troppo. I nove di cui si parla potrebbero anche non essere membri della squadra, ma persone che ruotano intorno ai giocatori che poi scendono in campo. Dal canto nostro non possiamo che ribadire ai nostri tesserati di porre la maggiore attenzione rispetto a quello che sta succedendo. Ci vuole attenzione: vanno seguite le procedure. I problemi arrivano se qualcuno te li porta in casa (utilizza una metafora per far capire quanto i Chiefs siano scrupolosi in questo periodo, ndr): basta un piccolo errore e il problema diventa grande”.
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