Il numero 10 dei Leoni analizza il match perso contro Ulster, sottolineando come la squadra meritasse molto di più
Tra le note più positive della partita tra Ulster e Benetton c’è sicuramente Paolo Garbisi. Il giovane mediano d’apertura, oltre ad avere segnato 14 dei 24 punti dei Leoni, ha diretto molto bene la squadra, riuscendo a far vedere le sue capacità contro una formazione di alto livello. Intervistato dalla Tribuna, il 20enne numero 10 ha parlato del suo esordio, sottolineando come secondo lui la sua squadra meritasse la vittoria, visto il maggior possesso, territorio, e ricordando come palla in mano i Leoni possano far male a qualunque difesa.
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Quali sono state allora le ragioni della sconfitta? “Direi la troppa frenesia che abbiamo avuto negli ultimi 20 metri, dove abbiamo creato tanto ma non siamo riusciti a concretizzare a sufficienza per via della fretta” dice Garbisi. Ora per il Benetton si affaccia lo scontro con un’altra squadra irlandese, e che squadra visto che si parla dei Campioni del Pro14 di Leinser, una sfida alla quale Paolo guarda con grande tranquillità, pensando solo a prepararsi al meglio.
Individuato l’inglese Owen Farrell come idolo, dice di non voler copiare il modo di giocare da nessuno ma di voler essere se stesso, e sul 4/4 al piede al Ravenhill: “Beh ma non erano così difficili. Io comunque ci sto lavorando parecchio, mi interessa essere performante anche lì e vorrei migliorare sempre. Onestamente non sono mai stato il classico cecchino, venerdì è andata bene però ripeto che non erano calci impossibili”.
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Testa alla prossima partita contro Leinster dunque, per la quale la società veneta ha aperto lo stadio di Monigo a 1.000 spettatori, come fatto dalle Zebre nella sfida persa contro i Cardiff Blues lo scorso venerdì.
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