A Twickenham si continuerà a cantare “Swing Low, Sweet Chariot”

I tifosi dell’Inghilterra potranno continuare a spingere la loro squadra con la famosa canzone. La RFU proddurà un documentario sulle sue origini

A Twickenham si continuerà a cantare "Swing Low, Sweet Chariot" ph. Sebastiano Pessina

A Twickenham si continuerà a cantare “Swing Low, Sweet Chariot” ph. Sebastiano Pessina

Swing Low, Sweet Chariot è salva, i tifosi dell’Inghilterra potranno continuare a cantarla a Twickenham. Dopo che negli scorsi mesi, e in seguito ai movimenti del Black Lives Matter, si era tornati a discutere delle origini della canzone (legata alla schiavitù) e della sua possibile abolizione, la RFU ha invece deciso di mantenerla nelle sue “tradizioni”.

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Quello che cambierà sarà il fatto che i tifosi verranno istruiti sulla natura della canzone, così da far capire a tutti da che contesto arrivi. “Vogliamo migliorare la diversità e l’inclusione nel nostro gioco” dice Andy Cosslett, presidente RFU “Prendiamo questa come un’opportunità per riflettere meglio sulla società nella quale viviamo. Il rugby union è sempre stato uno sport per tutti, così facendo dimostreremo a tutti che crediamo davvero in questo concetto”.

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Martin Offiah, super stella di colore del rugby league, si è detto soddisfatto della decisione, anche secondo lui non andava bandita la canzone ma spiegato bene il significato. La RFU dunque pubblicherà un documentario sull’origine della canzone coinvolgendo giocatori attuali e del passato.

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