L’head coach dei leoni ha parlato a BEN tv, subito dopo la gara contro Leinster
Nel post partita di Monigo, a mente fredda, dopo la sconfitta del Benetton contro Leinster 25-37, Kieran Crowley, capo allenatore dei leoni, ha parlato in una conferenza stampa virtuale, affrontando diversi temi caldi, in casa veneta.
“Sapevamo di affrontare la miglior compagine del torneo. Contro squadre come Leinster sei sotto pressione per ampie parti di gara, e in quei momenti devi essere efficace al placcaggio. Se non lo sei, loro sono in grado di segnare in ogni modo, da touche, da chiusa, da ogni parte del campo. Dovremmo essere noi a non consentire a questi team di avere certe opportunità”, ha esordito il neozelandese, facendo eco alle parole di capitan Duvenage.
“Siamo amareggiati per i ragazzi, perché hanno messo in campo un grande sforzo, ma loro sono stati più precisi, più accurati di noi nelle esecuzioni. Sono migliori di noi in questo momento”, ha proseguito, riconoscendo la forza degli irlandesi, prima di analizzare la sfida di Paolo Garbisi, apertura azzurra confermatosi ad ottimo livello, dopo l’incontro di Belfast.
“Garbisi ha giocato bene. Leinster lo ha messo sotto pressione, ma ha saputo gestirla adeguatamente. Ad ogni modo ha ancora molta strada da fare, davanti a sé. Sfortunatamente, ora lo perderemo per settimane, con gli impegni internazionali alla porta”, ha spiegato Crowley.
Il lavoro delle prossime settimane
“Il programma della settimana cambierà, inevitabilmente, visto che avremo 17 ragazzi che saranno via con la selezione azzurra. Analizzeremo, comunque, la gara attentamente, perché c’è delusione per gli zero punti. Delusione, come detto, soprattutto per i ragazzi: mi dispiace perché meritavano di più a Belfast ed anche oggi. Ma Abbiamo perso troppi palloni malamente”, ha chiarito l’ex Canada, chiudendo con una battuta sui tifosi, tornati a Monigo.
“Tornare a giocare di fronte alla nostra gente è stato veramente bello. Ne ho parlato, inevitabilmente anche con Leo Cullen, che non ha ancora avuto la fortuna di tornare a vivere tali emozioni. Abbiamo percepito affetto e calore dal pubblico, ed i ragazzi ne sono stai entusiasti”.
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