Terza finale persa dal Racing 92, che si arrende agli inglesi al termine di una partita epica finita 31-27
Incontro epico all’Ashton Gate di Bristol fra Exeter Chiefs e Racing 92.
Classe, intensità, una partita lunga come un poema cavalleresco, al termine della quale Exeter trionfa e alza per la prima volta nella sua storia la Champions Cup.
Un incontro dove il Racing, sconfitto per la terza volta in tre finali della coppa regina, deve rammaricarsi soprattutto per quanto concesso in apertura di partita.
Il Racing inizia la partita come peggio non si può: tremano le gambe di Finn Russell e compagni, e impilando errori su errori i francesi si ritrovano ben presto con le spalle al muro.
Teddy Iribaren commette alcuni gravi errori in apertura e regala il primo pallone a 5 metri agli avversari: Cowan-Dickie sigla la prima meta dell’incontro da un drive da rimessa laterale. Poco più tardi, in conseguenza di un altro errore condiviso fra Finn Russell e il mediano di mischia, il Racing concede un altro attacco agli avversari nei propri 5 metri.
Exeter conferma di essere implacabile da pick’n’go e con due cariche di Cowan-Dickie e due di Sam Simmonds trova la seconda meta per il 14-0 che caratterizza i primi 15 minuti.
La partita è caotica, giocata a ritmi allucinanti. Exeter non è immune da errori e i parigini sanno riscuotersi: Russell incanta in fase offensiva e delizia con un passaggio largo per Zebo che segna all’angolino. Sulle conseguenze di un’altra bella azione orchestrata dal 10 scozzese, Imhoff trova il varco giusto mandando al bar le guardie di un punto d’incontro e sigla il 14-12 provvisorio.
Proprio quando il Racing sembra essersi rialzato, ecco che accade di nuovo. Nella metà campo avversaria, Russell calcia addosso alla difesa inglese. Nowell prolunga il pallone e vince una rimessa laterale a 5 metri dalla linea bianca, con Chavancy che salva in emergenza. Da lì, la legge implacabile dei Chiefs vale ancora una volta: dopo ripetute cariche con gli avanti, è il pilone Harry Williams a riuscire a marcare sotto i pali. Finisce il primo tempo, così, sul 21-12.
Nella ripresa succede ancora di tutto di più: il Racing si riporta sotto con Zebo, ma immediatamente dopo Russell si fa intercettare un passaggio da Nowell nei propri 22. Slade segna e riporta i suoi oltre il break, ma Camille Chat non è d’accordo.
Con una partenza dalla base di un raggruppamento a pochi metri dalla linea avversaria, il tallonatore porta collo e pallone oltre la linea di meta. Sono passati appena 9 minuti dall’inizio della ripresa e il punteggio è di 28-24, con quattro mete per parte segnate.
Il tabellone non si muoverà più fino agli sgoccioli della partita, quando Maxime Machenaud manda i suoi sotto di un solo punto dalla piazzola. Il momento cruciale della partita arriva negli ultimi 10′: con Tomas Francis fuori per cartellino giallo dovuto ad un avanti volontario, il Racing assedia la linea di meta avversaria per lunghi minuti.
Come gli All Blacks della scorsa settimana, i ciel-et-blanc cercano il bersaglio grosso piuttosto che i possibili 3 punti con il drop, ma finiscono per perdere il pallone quando Claasen arriva a pochi centimetri dallo schiacciare il pallone oltre la linea, ma riceve un calcio di punizione per tenuto sull’intervento in ruck di Jannes Kirsten.
Exeter risale il campo, vince un calcio di punizione sui 10 metri avversari e Joe Simmonds chiude l’incontro con un calcio di punizione che sigla il definitivo 31-27.
Exeter Chiefs: 15 Stuart Hogg, 14 Jack Nowell, 13 Henry Slade, 12 Ian Whitten, 11 Tom O’Flaherty, 10 Joe Simmonds (c), 9 Jack Maunder, 8 Sam Simmonds, 7 Jacques Vermeulen, 6 Dave Ewers, 5 Jonny Hill, 4 Jonny Gray, 3 Harry Williams, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Alec Hepburn
A disposizione: 16 Jack Yeandle, 17 Ben Moon, 18 Tomas Francis, 19 Sam Skinner, 20 Jannes Kirsten, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Gareth Steenson, 23 Ollie Devoto
Marcatori Exeter
Mete: Cowan-Dickie (7), S. Simmonds (15), Williams (40), Slade (46)
Trasformazioni: J. Simmonds (7, 15, 40, 46)
Calci di punizione: J. Simmonds (80)
Racing 92: 15 Simon Zebo, 14 Louis Dupichot, 13 Virimi Vakatawa, 12 Henry Chavancy (c), 11 Juan Imhoff, 10 Finn Russell, 9 Teddy Iribaren, 8 Antonie Claassen, 7 Fabien Sanconnie, 6 Wenceslas Lauret, 5 Dominic Bird, 4 Bernard Le Roux, 3 Georges Henri Colombe, 2 Camille Chat, 1 Eddy Ben Arous
A disposizione: 16 Teddy Baubigny, 17 Hassane Kolingar, 18 Ali Oz, 19 Donnacha Ryan, 20 Boris Palu, 21 Maxime Machenaud, 22 Olivier Klemenczak, 23 Kurtley Beale
Marcatori Racing
Mete: Zebo (19, 42), Imhoff (31), Chat (49)
Trasformazioni: Russell (31), Machenaud (49)
Calci di punizione: Machenaud (63)
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