Benetton Rugby, Galon: “Gli Scarlets? Una partita intensa”

L’allenatore dei trequarti dei biancoverdi prova a inquadrare il prossimo match in programma

Benetton Rugby_Ezio Galon

Ezio Galon, in divisa Benetton Rugby, sotto la pioggia a Monigo (ph. Ettore Griffoni)

Con gli Scarlets nel mirino e la voglia di andare a cogliere i primi punti della stagione. E’ un Benetton Rugby che nonostante le sconfitte con Ulster e Leinster non molla un centimetro quello che si sta preparando ad accogliere in casa – venerdì 23, alle ore 21.15 (diretta DAZN) – la compagine gallese.

A fotografare il momento e quello che potrà essere ci ha pensato Ezio Galon, l’allenatore dei trequarti del Benetton Rugby che al sito ufficiale del club veneto ha dichiarato: “Venerdì contro gli Scarlets sarà una partita intensa e con ritmo, perché loro sono una squadra che abitualmente gioca molto sui turnovers, anzi, è una squadra complicata da affrontare sui turnovers, quindi sarà un aspetto del gioco su cui dovremo fare attenzione. Nelle nostre prime due uscite abbiamo imposto un alto ritmo di gioco in attacco, in particolare contro Ulster, ma anche contro Leinster. Sicuramente sarà una partita aperta, in cui il ritmo sarà elevato e dipende molto dalle condizioni e anche dai meccanismi in campo. Entrambe le squadre hanno diversi giocatori impegnati in Nazionale, perciò qualche meccanismo può essere più arrugginito, fatto sta che solitamente contro squadre come Scarlets escono partite interessanti“.

Poi ha proseguito con un focus sulle assenze dei giocatori internazionali: “Per quanto riguarda le assenze influenzeranno, ma relativamente, nel senso che i ragazzi rimasti qua si allenano bene e molti di loro giocano con consistenza, quindi il livello generale della squadra non ne risentirà. Il punto importante della gara di venerdì sarà sicuramente essere in controllo della partita il più possibile, nel senso di avere una buona prima fase di conquista, una buona difesa, un buon kicking game e limitare i turnovers. Inoltre, dovremo imporre la nostra fisicità nel gioco. Se riusciamo a rispettare queste cose faremo certamente una partita di livello“.

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Una digressione sui match contro Ulster e Leinster: 
“L’impressione avuta da Leinster, uno dei top team europei, è che quando si trova in campo è in controllo di quello che fa. Di voler segnare quando vuole segnare, di non far segnare quando non vuole. Ci sono stati momenti chiave delle due partite in cui eravamo vicini nel risultato e avremmo potuto ribaltare la situazione, però non siamo riusciti tra frenesia e qualche automatismo venuto meno. Ciò ha fatto la differenza fra noi e loro, ma si è giocato tutto su pochissime cose. Ad esempio siamo stati un po’ deficitari a livello di ricezione kick-off contro Leinster, un aspetto unico che ha influito sul risultato finale“.

Infine un pensiero sulla possibilità di avere comunque una rappresentanza di pubblico a Monigo (750 spettatori, ndr): “E’ estremamente importante. Quando giochi a rugby, lo fai perché ti piace lo sport, ma anche perché giochi di fronte a stadi pieni e dalle atmosfere speciali, emozionanti e che ti stimolano. Ovviamente giocare di fronte a stadi vuoti o con poche persone è diverso, ha un sapore diverso. Noi faremo comunque onore ai 750 spettatori presenti, come i ragazzi hanno fatto onore ai 1.000 spettatori presenti in casa con Leinster. In più ringraziamo il nostro pubblico perché uscire di casa in questo periodo è una scelta, con i rischi che ci sono, ed è importante per noi avere il loro supporto“.

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