Sei Nazioni 2020: a Dublino l’Irlanda batte 50 a 17 la giovane Italia

Sette marcature irlandesi e i verdi volano in testa alla classifica del 6 Nazioni. Per gli azzurri, a segno Padovani e Garbisi

Sei nazioni 2020 Irlanda - Italia

Sei nazioni 2020 Irlanda – Italia (Afp)

Originariamente in programma lo scorso 8 marzo, Irlanda v Italia del Sei Nazioni 2020 fu uno dei primi eventi sul suolo continentale, di una certa rilevanza, ad essere sospesi e rinviati a data destinarsi, quando ancora non si era ben compresa la portata dell’emergenza sanitaria a cui il mondo sarebbe andato incontro. A distanza di oltre 7 mesi, Irlanda ed Italia riaprono i battenti del prestigioso torneo continentale, in un ‘Aviva Stadium’ di Dublino spettrale, insolitamente vuoto, con il recupero della quarta giornata di questa particolare ed irripetibile edizione di Six Nations.

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La partita

Il primo pallone del match è ricevuto da Cannone, con gli azzurri che riescono a liberare con fatica i propri 22 contro un’Irlanda che mette subito grande pressione sul punto d’incontro, e non sarà l’ultima volta. Al secondo minuto, da una touche a centrocampo, ecco la fiammata italiana, che dura però il tempo di un’amore estivo: grande buco preso da Negri su placcaggio sbagliato di Sexton, offload per Violi che arriva un passo dalla meta e viene fermato col fallo. L’arbitro Carley spedisce fuori per dieci minuti Murray, e offre a Garbisi un facile piazzato, messo in mezzo ai pali per i primi suoi punti in azzurro e della partita. I padroni di casa però sbattono subito i pugni sul tavolo, e anche con un uomo in meno si rituffano nei 22 azzurri martellando la difesa e raccogliendo due vantaggi consecutivi. Passano pochi istanti e, dopo una serie di cariche, trovano lo spunto vincente con Stander che si allunga e batte la difesa nonostante il placcaggio di Steyn, con Sexton che infila i pali per il 7 a 3.

Passano cinque minuti, e un crollo di Zilocchi in mischia ordinata offre allo stesso Sexton una punizione automatica per aggiungere tre punti al tabellino dei suoi. Sotto 10 a 3 i ragazzi di Smith provano a farsi vedere in diverse occasioni, ma ogni punto d’incontro è perfettamente difeso dai verdi che strappano possessi e calci di punizione, frustrando il sacrificio fisico italiano. Alla mezz’ora sono già 5 i turnover vinti dagli irlandesi, che non rischiano praticamente nulla e trovano anche la seconda marcatura. L’azione nasce da una touche sulla destra, palla vinta e sventagliata sulla sinistra del campo, col passaggio a saltare l’uomo di Henshaw (entrato al posto di Ringrose per una concussion) e sprint vincente in bandierina dell’esordiente Keenan. Non basta il disperato tentativo di placcaggio di Morisi, e con la trasformazione di Sexton siamo 17 a 3, punteggio che sarebbe destinato a durare anche molto poco.

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Al 31esimo infatti un clamoroso buco preso da Stockdale mette sul binario proprio Keenan, ma con l’aiuto del TMO Carley non convalida per un’ostruzione di Beirne su Lazzaroni, leggera ma presente. Gli azzurri da quella punizione si lanciano in touche nei 22 avversari, trovando solo un lunghissimo multifase (14 azioni) che si infrange a pochi metri dalla meta avversaria. Finito l’ossigeno, con la difesa irlandese avanzante, ecco le tenaglie di Doris che strappano l’ovale avviando un contropiede gestito al meglio dai suoi. La fuga vincente di Murray crea lo spazio il calcio a seguire, ben raccolto da Keenan che timbra la sua doppietta all’esordio, seguita da un’altra splendida trasformazione di Sexton che fissa il punteggio sul 24 a 3.

Il secondo tempo inizia senza cambi nel XV azzurro, che al 45esimo applaude Polledri che nei propri 22 costringe gli avversari al tenuto e recupera l’ovale. Nei minuti seguenti fanno il loro esordio con la Nazionale Lucchesi e Mori, e ci sarebbero anche due touche interessanti per i ragazzi di Smith (entrambe nei 22 in seguito a falli irlandesi), ma la difesa di casa è implacabile contro un attacco sterile e povero di idee per superare la linea avversaria. Al 54esimo arriva comunque la soddisfazione della meta, di pura rapina. Una palla mal allargata da Sexton viene letta da Padovani, che ringrazia e va comodamente all’incasso sotto i pali dopo una facile volata, siglando così il 24 a 10. Il lavoro per gli irlandesi è ancora da completare, e i verdi lo sanno bene: il punto di bonus arriva poco dopo, al 60esimo, con una maul avanzante che dopo aver debordato verso destra vede Connors tuffarsi in meta.

Sexton trasforma e porta i suoi sul 31 a 10, quindi di colpo l’Italia crolla e senza essere nemmeno passata dalla spia della riserva la benzina finisce del tutto. Tantissimi placcaggi sbagliati favoriscono la volata di Stander che avvia l’azione che porta in meta Sexton, quindi è ancora Stander a strappare il pallone (alle porte dei 22 azzurri) che ribalta il fronte e vede Aki tuffarsi in meta al minuto 68. 43 a 10 e ancora dieci giri di lancette sul cronometro dell’Aviva Stadium, che per l’ennesima volta diventa testimone della sofferenza azzurra: nel 6 Nazioni (dunque escludendo il warm up match dell’agosto 2019) sono stati 42, 46, 58 e 56 i punti segnati dagli Irish nelle sfide con l’Italia dal 2012 a oggi. Nel finale da segnalare un gran tenuto evidenziato da Ferrari al 76esimo, che ferma l’Irlanda alle porte dei 22, il Man of the Match dato a Will Connors, giocatore (tanto per cambiare) di Leinster, e al 79esimo la settima meta irlandese di Heffernan, ancora una volta da maul avanzante. Sul 50 a 10 sembrerebbe finita, con la resa come unica arma dopo il restart, invece gli azzurri lottano e riescono a marcare ancora con Garbisi, autore di una bella serpentina che lo vede inchiodare il pallone in mezzo ai pali. Una bella soddisfazione per il 20enne numero 10 veneziano, che chiude il match trasformando la sua marcatura per il definitivo 50 a 17.

Il tabellino di Irlanda v Italia – Guinness Sei Nazioni 2020

Irlanda: 15. Jacob Stockdale, 14. Andrew Conway, 13. Garry Ringrose, 12. Bundee Aki, 11. Hugo Keenan, 10. Jonathan Sexton (C), 9. Conor Murray; 1. Cian Healy, 2. Rob Herring, 3. Andrew Porter, 4. Tadhg Beirne, 5. James Ryan, 6. Caelan Doris, 7. Will Connors, 8. CJ Stander
A disposizione: 16. Dave Heffernan, 17. Ed Byrne, 18. Finlay Bealham, 19. Ultan Dillane, 20. Peter O’Mahony, 21. Jamison Gibson-Park, 22. Ross Byrne, 23. Robbie Henshaw

Marcatori Irlanda

mete: Stander (7′), keenan (29′, 35′), Connors (60′), Sexton (64′), Aki (68′), Heffernan (79′)
trasformazioni: Sexton (8′, 30′, 37′, 61′, 69′), Byrne (79′)
punizioni: Sexton (13′)

Italia: 15. Jayden Hayward, 14. Edoardo Padovani, 13. Luca Morisi, 12. Carlo Canna, 11. Mattia Bellini, 10. Paolo Garbisi, 9. Marcello Violi; 1. Danilo Fischetti, 2. Luca Bigi (C), 3. Giosuè Zilocchi, 4. Marco Lazzaroni, 5. Niccolò Cannone, 6. Sebastian Negri, 7. Braam Steyn, 8. Jake Polledri
A disposizione: 16. Gianmarco Lucchesi, 17. Simone Ferrari, 18. Pietro Ceccarelli, 19. David Sisi, 20. Johan Meyer, 21. Maxime Mbanda, 22. Callum Braley, 23. Federico Mori

Marcatori Italia

mete: Padovani (54′), Garbisi (82′)
trasformazioni: Garbisi (55′, 82′)
punizioni: Garbisi (4′)

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