Rimandata la prima vittoria in Irlanda per le azzurre
All’Energia Park, Irlanda ed Italia si affrontano nel recupero della quarta giornata del Sei Nazioni femminile 2020. L’avvio azzurro in difesa è promettente, con diversi placcaggi vincenti sulla linea, nella propria metà di campo, e lo scippo, al 2′, di Michela Sillari, abile a rubare palla ad un’attaccante rivale, placcata bassa da Turani. Le azzurre lavorano discretamente bene esplorando al piede i 22 rivali in un paio di occasioni, e riescono ad attivare, con buone trasmissioni, le corse di Ostuni Minuzzi, sull’out di sinistra.
Sin dalle prime battute, ad ogni modo, emerge in maniera evidente la ruggine, da entrambi i lati, con parecchie imperizie nell’handling, anche e soprattutto da parte di atlete solitamente super accurate, come Bea Rigoni e capitan Furlan, sul fronte azzurro. Difficoltà presenti anche in touche, sia per le azzurre che per le irlandesi, con diversi lanci sballati e continui cambi di possesso, e conseguentemente pochi palloni di reale qualità disponibili.
L’Italia, ad ogni modo, in avvio domina in possesso e territorio, e sfiora la prima meta del match al 10′, con un multifase lunghissimo, che porta in un paio di situazioni le italiane a cm dal bersaglio grosso, prima con Ostuni Minuzzi alla bandierina di sinistra, tenuta alta in extremis, e poi con la carica di Bettoni, buttata dentro dall’ottimo lavoro di Sgorbini, ma la difesa locale regge e forza una controruck sullo sviluppo dell’azione con Djougang.
Le padrone di casa, tuttavia, devono capitolare al 16′: possesso, stavolta, ben mantenuto in touche dalle azzurre a ridosso dei 10 metri. Stefan premia la corsa di Franco – per 30′ ai livelli del 2019 -, la cui carica riporta l’Italia dentro i 22, e sull’abbrivio dell’azione, sempre per linee dirette, Sillari attacca e gioca uno stupendo offload per Bettoni che timbra la seconda marcatura pesante del suo torneo, dopo quella in Galles, prima che Sillari trasformi per il 7-0, al 17′.
Da lì, in poi, però, le irlandesi si scuotono e cambiano passo, con Parsons che sull’out di sinistra è impressionante con un paio di accelerazioni e mette in grossa difficoltà la difesa azzurra che si salva in extremis.
Le padrone di casa, super aggressive in difesa, alzano il ritmo palla in mano e ribaltano la situazione a ridosso della pausa lunga. Prima, al 30′, dopo una persa di Tounesi – positiva nella mezzora d’apertua -, Tyrrell, appena fuori dai 22, legge alla grande la mancanza della seconda linea difensiva e piazza un grubber perfetto per la corsa di Parsons, a cui sfugge però l’ovale in maniera beffarda con l’obiettivo già nel mirino. la marcatura del pareggio, tuttavia, è solo rimandata, ed arriva al 37′: Gai non rotola via, penaltouche e drive avanzante sin dentro i 5 metri, poi palla allargata velocemente su Peat che va oltre. Mentre al 40′, la stessa Peat, al termine di un multifase con le azzurre che annaspano in difesa – dopo un contrattacco furioso di Parsons, su un calcio di liberazione abbastanza rivedibile di Madia -, assiste Molloy, forse la migliore delle sue, che va oltre, con Tyrrell che trasforma entrambe le mete, per il 14-7 all’intervallo.
Nella ripresa, le azzurre – che in avvio sono dominanti in chiusa, non riuscendo però a trarne grossi vantaggi – non si presentano praticamente mai in zona rossa, con la sfida che si gioca soprattutto in mezzo al campo, dove va in scena una battaglia piuttosto animata, senza che, di fatto, nemmeno le padrone di casa abbiano mai realmente grandi occasioni per marcare. L’Italia, grazie ad un paio di turnover forzati sul punto d’incontro da Sgorbini e Duca, prova a risalire il campo, ma continua a balbettare in rimessa laterale, ed i palloni disponibili in attacco sono sempre molto pochi e di qualità relativa, e nemmeno l’ingresso al 55′ di Sara Barattin riesce a dare una scossa.
Discorso tutto sommato analogo anche per le irlandesi che, tuttavia, già in vantaggio, chiudono la contesa al 71′, con la meta tecnica ottenuta in una chiusa, generata da un calcio di Madia stoppato con l’ovale – riportato in area di meta dalle italiane – che termina oltre fondo campo. Punito il lavoro falloso di Turani, con la mischia verde avanzante. 21-7 che sigilla il match, positivo per l’Italia nei primi 30′, prima di un declino fisico generalizzato, soprattutto degli avanti, raramente in grado, nella seconda parte di gioco, di prendere la linea del vantaggio.
Seconda sconfitta nel torneo per l’Italia, che, tra otto giorni Parma, riceverà l’Inghilterra per la quinta giornata del torneo.
Il tabellino di Irlanda v Italia – Sei Nazioni femminile 2020
Irlanda: 15. Lauren Delany, 14. Laura Sheehan, 13. Enya Breen, 12. Sene Naoupu, 11. Béibhinn Parsons, 10. Hannah Tyrrell, 9. Kathryn Dane; 1. Lindsay Peat, 2. Cliodhna Moloney, 3. Linda Djougang, 4. Nichola Fryday, 5. Ciara Cooney, 6. Dorothy Wall, 7. Claire Molloy, 8. Ciara Griffin (C)
A disposizione: 16. Neve Jones, 17. Katie O’Dwyer, 18. Leah Lyons, 19. Brittany Hogan, 20. Hannah O’Connor, 21. Ailsa Hughes, 22. Larissa Muldoon, 23. Katie Fitzhenry
Marcatrici Irlanda
mete: Peat (37′), Molloy (40′), penalty try (71′)
trasformazioni: Tyrrell (38′, 41′)
punizioni:
Italia: 15. Manuela Furlan (C), 14. Vittoria Ostuni Minuzzi, 13. Michela Sillari, 12. Beatrice Rigoni, 11. Aura Muzzo, 10. Veronica Madia, 9. Sofia Stefan; 1. Silvia Turani, 2. Melissa Bettoni, 3. Lucia Gai, 4. Sara Tounesi, 5. Giordana Duca, 6. Francesca Sgorbini, 7. Giada Franco, 8. Elisa Giordano
A disposizione: 16. Giulia Cerato, 17. Erika Skofca, 18. Michela Merlo, 19. Valeria Fedrighi, 20. Francesca Sberna, 21. Sara Barattin, 22. Beatrice Capomaggi, 23. Benedetta Mancini
Marcatrici Italia
mete: Bettoni (16′)
trasformazioni: Sillari (17′)
punizioni:
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