Sei Nazioni 2020, Italia: una settimana per ritrovare il bandolo della matassa

Per sbrogliarlo poi la strada è ancora lunga, ma da Dublino gli Azzurri escono con più dubbi che certezze

Italia

Italia v Irlanda – ph. Sebastiano Pessina

E’ difficile mettere in prospettiva la sconfitta dell’Italia a Dublino, la peggior prestazione degli Azzurri sotto Franco Smith in una partita dove è andato quasi tutto storto, fatte salve forse le due estemporanee segnature di Edoardo Padovani e Paolo Garbisi, prima meta al Sei Nazioni di un giocatore nato negli anni Duemila.

L’Italia ha mostrato più lacune di quelle dei mesi di febbraio e marzo: i problemi nel punto d’incontro, già emersi nelle prime tre partite del Torneo, si sono ripresentati in maniera ancora netta complice anche l’interpretazione più stringente delle regole al breakdown. Solo a metà tempo i turnover nel punto d’incontro concessi dagli Azzurri erano già 8, una cifra che già risulterebbe eccessiva sugli ottanta minuti.

L’Irlanda si è chiaramente preparata per interpretare al meglio il giro di vite regolamentare, con Farrell che ha schierato alcuni tra i giocatori più competenti a rubare possessi: Will Connors è stato man of the match al debutto, coadiuvato da un ottimo Beirne, ma tutti gli avanti irlandesi si sono premurati di rendere infernale la vita all’insufficiente capacità azzurra di posizionare efficacemente il pallone da parte del portatore e di rendere innocue le minacce attraverso il lavoro dei sostegni.

Quando il possesso è stato mantenuto, sono subentrati altri due aspetti opposti per natura del problema ma con lo stesso effetto: errori in piccoli dettagli fondamentali, viene in mente la rimessa laterale in attacco dove il blocco di salto non ruota per proteggere il saltatore, Cannone, che a sua volta rimane alto e consente a Porter di mettergli le mani su un pallone vinto bene; confusione nel movimento generale in attacco, generato un po’ dal mancato avanzamento palla in mano, un po’ da una frenesia che ha annebbiato le menti di molti Azzurri.

Leggi anche: Sei Nazioni 2020, gli highlights di Irlanda v Italia

Anche nelle altre fasi di gioco è difficile trovare qualcosa di positivo: il gioco tattico al piede è stato incomprensibile, il sistema difensivo inficiato dagli errori al placcaggio, scarsa qualità del possesso ottenuto dai lanci del gioco.

Una settimana ci separa da un’altra partita durissima, un altro incontro dove arriva un avversario più di una spanna superiore, con molto più minutaggio agonistico nelle gambe e con l’urgenza di giocare per fare più punti possibili.

I miracoli non esistono. La priorità dovrà essere ritrovare un senso nello scontro fisico, per produrre palloni avanzanti e vedere un gioco offensivo meno caotico. A Dublino l’Italia è parsa andare sopra ritmo anche quando non era necessario, cercare di utilizzare rapidamente anche i palloni lenti, con il risultato di far giocare i nostri avanti con tutta la pressione della linea difensiva addosso.

Giocare con dei pod maggiormente lanciati e con un briciolo in più di incertezza su quale sarà il ricevitore del pallone potrebbero essere due punti dai quali ripartire. Un passo alla volta, con l’obiettivo e la speranza di riuscire ad essere maggiormente competitivi a novembre, quando si farà sentire la necessità di fare risultato.

Lorenzo Calamai

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Il calendario e gli orari del Sei Nazioni under 20 2025

Il Torneo giovanile inizierà addirittura giovedì 30 gennaio. Esordio degli Azzurrini previsto venerdì 31: ecco tutte le date

item-thumbnail

Sei Nazioni, si pensa a un cambiamento: disputare tutti gli incontri il sabato

In futuro potrebbero non esserci più partite al venerdì sera e alla domenica

10 Luglio 2024 6 Nazioni – Test match / 6 Nazioni
item-thumbnail

L’inglese Henry Pollock eletto Miglior giocatore del Sei Nazioni U20

Il terza linea inglese è un giovane di grande prospettiva

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: Inghilterra ancora rullo compressore, l’Irlanda si rialza

Red Roses mai in difficoltà contro la Scozia malgrado un altro cartellino rosso, il Galles cade a Cork

14 Aprile 2024 6 Nazioni – Test match / 6 Nazioni