I Bleus superano nettamente i Verdi, con un grande Ntmack. Il titolo va però agli inglesi per una migliore differenza punti
La “finale” del Sei Nazioni 2020 si apre subito col botto. Dopo l’errore di Murray nel tentativo di piazzare verso i pali francesi (da metà campo), al settimo minuto è Fickou ad accendersi: l’ala riceve all’esterno controllando il pallone col piede prima di accelerare sul filo dell’out e creare il break per l’accorrente Dupont, che controlla l’ovale e va senza problemi a marcare. Ntamack converte per il 7-0.
La reazione irlandese non si fa attendere. Qualche giro d’orologio dopo Sexton ispira la manovra con un grabber al largo per Keenan, che pasticcia nel controllo dell’ovale venendo però ostacolato da Bouthier: il direttore di gara e il TMO esaminano il disturbo del giocatore francese, che viene ritenuto irregolare. L’arbitro ammonisce il giocatore dei Bleus, lasciando i padroni di casa in quattordici.
I verdi forti dell’uomo in più prendono in mano il comando delle operazioni per i successivi seicento secondi, a forza di cariche e avanzate, e proprio quando il vantaggio numerico sta per scadere trovano la via di andare oltre grazie all’azione di forza firmata da Healy, che festeggia i suoi 100 caps con la meta del pareggio. Si va quindi sul 7-7.
Con la parità numerica ristabilita, si va verso la fine della prima frazione di gioco. Al ventiseiesimo si registra il primo vantaggio della formazione di Andy Farrell, con Sexton che mette a referto il piazzato del 7-10. La cosa però dura pochissimo. Alla mezz’ora infatti, sugli sviluppi di un’azione convulsa appena fuori dai ventidue irlandesi, Stockdale raccoglie male un pallone rimbalzante causando un in-avanti che porta Cros a trovarsi in posizione ideale per andare in meta. L’avanti si prepara alla raccolta dell’ovale, ma poco prima del momento buono si vede placcare senza palla da Doris: arriva il fischio immediato dall’arbitro. Non ci sono dubbi: meta tecnica per la Francia e cartellino giallo per il terza linea dei “Verdi”. Lo score si sistema sul 14-10, con l’Irlanda questa volta a dover fronteggiare l’inferiorità.
Sexton e soci non si curano della momentanea problematica ripartendo in fretta. Fra il trentatreesimo e il trentasettesimo c’è un botta e risposta di penalty, con i due numeri dieci del match protagonisti entrambi in maniera precisa. Prima dell’intervallo c’è un’ultima azione da mettere sul taccuino di questo primo tempo, quando l’Irlanda rinuncia a un comodo piazzato – per il potenziale meno uno – cercando una nuova meta in ottica vittoria del torneo: la difesa francese, dal canto suo, non indietreggia di un passo rispondendo presente e prendendosi il tenuto che pone fine alla prima metà della battaglia. Si va quindi all’intervallo di questo ultimo match del Sei Nazioni 2020, con il punteggio di 17-13.
La ripresa si apre nel segno della Francia. Ancora al largo, ancora con Fickou a dare il la all’azione che coinvolge – nell’ordine – un meraviglioso Dupont, autore di un gioco di prestigio, e un pronto Ntamack, nei panni del finisseur. Il tutto si traduce nella terza meta di marca transalpina, questa volta mancante di conversione, e nel 22-13. I “galletti” vanno sopra il break incrementando il gap qualche giro di lancette dopo con una doppia nuova trasformazione di un Ntmack scatenato, per il 28-13.
In corrispondenza dell’ora di gioco, a seguito di una prima girandola di cambi, il match sembra vivere un momento di stanca, ma – per l’ennesima volta – non è così. All’improvviso infatti Henshaw si accende di voglia, di rabbia e di forza disegnando una linea di corsa trasversale per andare in meta alla bandierina resistendo al tentativo di placcaggio di un avversario. Sexton addiziona dalla piazzola i punti del 28-20.
Per dieci minuti il confronto scende un attimo dai ritmi vertiginosi a cui ci ha abituato, ma al settantesimo è di nuovo la stella di Ntamack a illuminarlo. Il mediano d’apertura riceve un pallone sui quaranta metri avversari “teletrasportandosi” in un buco oltre la rete difensiva irlandese grazie a un perfetto calcetto a seguire. Il break è fatto, la palla viene trasmessa a Vakatawa, che si occupa dello sprint conclusivo in mezzo ai pali. Si va sul 35-20: la Francia ottiene la matematica certezza del punto di bonus offensivo, essendo però ancora lontana (a 16 punti) dalla possibile vittoria del Sei Nazioni 2020.
Nel finale di partita con l’esito del match già deciso a favore della Francia e la vittoria del trofeo di fatto già assegnato all’Inghilterra, per effetto di una migliore differenza punti (+44 contro i +21 dei transalpini), c’è giusto il tempo di annotare la meta di Stockdale, trasformata, che fissa il risultato dell’incontro di Parigi sul 35-27, con il premio di Man of the Match che viene dato a Gregory Alldritt.
Francia: 15 Anthony Bouthier, 14 Vincent Rattez, 13 Virimi Vakatawa, 12 Arthur Vincent, 11 Gael Fickou, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 Francois Cros, 5 Paul Willemse, 4 Bernard Le Roux, 3 Mohamed Haouas, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Jean-Baptiste Gros, 18 Demba Bamba, 19 Romain Taofifenua, 20 Dylan Cretin, 21 Baptiste Serin, 22 Arthur Retiere, 23 Thomas Ramos
Marcatori Francia
Mete: Antoine Dupont (7′), Meta tecnica (30′), Romain Ntamack (44′), Virimi Vakatawa (71′)
Conversioni: Romain Ntamack (8′, 72)
Punizioni: Romain Ntamack (37′, 49′, 53′)
Irlanda: 15 Jacob Stockdale, 14 Andrew Conway, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 Hugo Keenan, 10 Jonathan Sexton (c), 9 Conor Murray 8 CJ Stander, 7 Will Connors, 6 Caelan Doris, 5 James Ryan, 4 Tadhg Beirne, 3 Andrew Porter, 2 Rob Herring, 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Dave Heffernan, 17 Ed Byrne, 18 Finlay Bealham, 19 Ultan Dillane, 20 Peter O’Mahony, 21 Jamison Gibson-Park, 22 Ross Byrne, 23 Chris Farrell
Marcatori Irlanda
Mete: Cian Healy (19′), Robbie Henshaw (60′), Jacob Stockdale (81′)
Conversioni: Jonathan Sexton (20′, 61)
Punizioni: Jonathan Sexton (26′, 33′)
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