Di Giandomenico, Furlan e Turani hanno risposto virtualmente alle domande dei giornalisti presenti a Parma
Nell’immediato post gara di Parma, al termine di una sfida, valida per il quinto turno del Sei Nazioni femminile 2020, in cui l’Inghilterra ha imposto il proprio dominio fisico – declinato sia nelle fasi statiche, che nello strapotere britannico a contatto – sull’Italia, Andrea Di Giandomenico, head coach delle azzurre, ha dato una rapida valutazione a caldo sulla performance delle sue, partendo dall’indisciplina fuori controllo (19 penalità concesse), che ha permesso alle inglesi di giocare spesso in zona rossa, negando invece alle italiane possessi di qualità.
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“Nel primo tempo la pressione dell’Inghilterra ci può aver portato a commettere qualche fallo extra, ma è stata soprattutto la precisione nelle fasi di conquista che ci è mancata. Abbiamo avuto pochi palloni di qualità e non siamo riusciti ad impostare il nostro gioco. Lavoreremo per gestire in maniera più efficace queste situazioni”, ha esordito l’head coach aquilano, che ha visto comunque anche un lato positivo del match.
“Abbiamo visto sicuramente dei miglioramenti rispetto alla partita di Dublino, anche se paghiamo ancora un po’ di confidenza con il gioco. L’unica cosa che possiamo fare è prendere consapevolezza di questo aspetto e continuare a lavorare in vista degli impegni futuri”, ha concluso Di Giandomenico.
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Si aspettava, probabilmente, una partita del genere, invece, capitan Manuela Furlan: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che l’Inghilterra scesa in campo per cercare di centrare il Grande Slam. Sono entrate più determinate di noi”. Ha ammesso l’estermo del Villorba, a cui ha fatto eco Silvia Turani, che, preso atto dei tanti errori su cui lavorare duro nei prossimi giorni, prima di dicembre, ha comunque trovato la prova delle azzurre, nonostante il passivo, migliore rispetto alla prima uscita stagionale di Dublino, quantomeno in termini di attitudine e voglia di sacrificarsi l’un per l’altra.
“Nonostante i tanti errori, oggi si è vista un’attitudine diversa rispetto alla gara di Dublino con l’Irlanda. A livello personale sono soddisfatta, ma c’è ancora tanto su cui lavorare, anche a livello collettivo. In questo mese non molleremo un centimetro e ci alleneremo duramente perché ci siamo poste come obiettivo la qualificazione al prossimo Mondiale”, ha dichiarato il pilone delle Amazones Grenoble.
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