Gran primo tempo dei ducali, che nel finale soffrono ma resistono
Al Lanfranchi di Parma, si chiude la due-giorni di grande rugby, dopo la sfida di ieri tra Italia ed Inghilterra valida per l’ultima giornata di Sei Nazioni femminile, nel primo monday night celtico della storia per una franchigia italiana, le Zebre ricevono gli Ospreys per una gara valida per il quarto turno di Pro14, andando a caccia dei primi punti della stagione in classifica.
Se ai ragazzi di Michael Bradley, dopo le prime tre brutte partite in campionato, si chiedeva una reazione d’orgoglio, il primo tempo regala risposte decisamente positive, con i multicolor finalmente puntuali in rimessa laterale, disciplinati nonostante l’aggressività in difesa, puntuali al placcaggio sulla linea, con un attacco gestito con più che discreta qualità – seppur con qualche imperizia gestuale – dalla coppia Rizzi-Renton, in grado di produrre due mete ed essere dominante nel territorio (77%) e nel possesso (69%).
L’avvio, non a caso, è oltremodo incoraggiante. Complice un fallo di Fia, che non rotola via dopo aver placcato, Rizzi riporta le Zebre nei 22, con una penal’touche a disposizione. Possesso mantenuto, due cariche centrali con un paio di mini-unit efficaci e poi buon allargamento, con la difesa ospite – pescata in fuorigioco – che concede un facile piazzato a Rizzi per il 3-0, al 3′.
Attorno al 10′, un lungo ping pong tattico al piede è vinto dalle Zebre, con Rizzi preciso ed efficace con la bombarda, una costante nel primo tempo, in cui il mediano ex Benetton esplora più volte anche la profondità del campo avversaria, per testare il triangolo allargato. All’11’, alla seconda mischia della serata, le Zebre portano a casa un gran calcio di punizione, tornando nuovamente nei 22, con una preziosa penal’touche: possesso mantenuto e carrettino avanzante, da cui, a 10 metri dalla linea di meta si stacca Renton, che esegue un insidioso grubber verso il centro del campo, sul quale Scott Williams, in affanno annulla, riportando però l’ovale in area di meta. Essendoci anche un vantaggio, però, le Zebre tornano in touche sui 5 metri. Ottima presa di Ortis – superbo nei primi 40′, sui set pieces ed anche in difesa, e meritatamente eletto man of the match – drive avanzante e poi tentativo in prima persona di D’Onofrio, respinto ad un passo della linea di meta sull’out di sinistra. Dopo l’uso centrale di due mini-unit di mantenimento a fissare la difesa ed arrivare vicino all’out destra, i locali cambiano fronte, e dopo due belle cariche di Masselli e soprattutto Buonfiglio, concretizzano il lungo multifase sui 5 metri, grazie al superbo passaggio a saltare l’uomo di Rizzi per Giammarioli che va oltre alla bandierina. Rizzi trasforma al 17′, per il 10-0.
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Poco dopo, superba difesa zebrata, con un gran tenuto forzato da Bello che consente ai ducali di ripresentarsi per l’ennesima volta in zona rossa. Zebre che maneggiano alla grandissima il ping pong tattico e sono in un paio di occasioni pericolosissime in contrattacco, con le gambe esplosive di Bruno e Laloifi che bruciano tanti difensori ospiti e danno il la ad almeno tre multifase insistiti dentro i 22 ospiti, che mettono in affanno la difesa Ospreys, che capitola nuovamente al 27′: D’Onofrio sfugge ad un paio di uomini sulla sinistra del campo, riciclando malamente un ovale ad un passo dalla linea di meta che, tuttavia, resta in possesso dei locali, con Renton che conferisce ritmo all’attacco, prima premiando la gran linea di corsa di Boni, che fissa la difesa con una carica in mezzo, e poi allarga su Rizzi, che corre in laterale a tagliare fuori il difensore, prima di raddrizzare la corsa e volare oltre. Rizzi converte anche la seconda meta, portando le Zebre sul 17-0 prima della mezzora.
Sembra tutto sotto controllo per il team locale, ma all’improvviso fa capolino l’indisciplina che, prima della pausa lunga, porta a due piazzati (fuorigioco e placcatore che non rotola via), uno dei quali mandato a bersaglio da Josh Thomas per il 17-3 (33′), con cui si va alla pausa lunga, prima della quale Licata è costretto a lasciare il campo per un problema al braccio.
La ripresa inizia con la stessa musica della prima frazione, con una gran difesa locale, sublimata dal tenuto di Bello in mezzo al campo, ma si rivelerà un tappone pirenaico per fatica e sofferenza nel finale, a causa dell’elevatissimo numero di punizioni concesse.
Le Zebre tornano nei 22, e da una mischia in zona rossa sfiorano la terza marcatura pesante. Giammarioli si stacca al momento opportuno e butta dentro Boni per una gran carica, poi Renton allarga su D’Onofrio, che commette in avanti in una zona molto invitante del campo, praticamente sotto i pali. Si torna però su un vantaggio per fuorigioco e Rizzi fissa il 20-3.
L’indisciplina zebrata all’improvviso torna impetuosamente sul ponte di comando della partita, e gli Ospreys la puniscono al 54′, con la driving maul che li riporta sui 5 metri, e Gareth Thomas che va oltre dopo una lunga serie di cariche corrosive.
Le Zebre soffrono, portandosi spesso i gallesi nei propri 22 con falli reiterati, ma riallungano al 63′, con il piazzato di Rizzi, dopo il gran tenuto di Renton (23-10). Il finale tuttavia è sofferenza pura: falli su falli, giallo a Fabiani e altra meta con il drive a firma di Cracknell. Il film non cambia, con i gallesi che hanno altre due penal’touche, ma sull’ultima gran difesa del drive e turnover zebrato, che fa esplodere la festa locale.
Il tabellino di Zebre Rugby v Ospreys – Pro14 2020/2021
Zebre Rugby: 15 Junior Laloifi, 14 Pierre Bruno, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Boni (c), 11 Giovanni D’Onofrio, 10 Antonio Rizzi, 9 Joshua Renton, 8 Giovanni Licata, 7 Renato Giammarioli, 6 Lorenzo Masselli, 5 Ian Nagle, 4 Samuele Ortis, 3 Eduardo Bello, 2 Marco Manfredi, 1 Paolo Buonfiglio.
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Andrea Lovotti, 18 Matteo Nocera, 19 Leonard Krumov, 20 Antoine Koffi, 21 Nicolò Casilio, 22 Paolo Pescetto, 23 Michelangelo Biondelli.
Marcatori Zebre Rugby
mete: Giammarioli (15′), Rizzi (27′)
trasformazioni: Rizzi (16′, 28′)
punizioni: Rizzi (3′, 47′, 63′)
Ospreys: 15 Dan Evans, 14 Mat Protheroe, 13 Scott Williams, 12 Joe Hawkins, 11 Luke Morgan, 10 Josh Thomas, 9 Reuben Morgan-Williams, 8 James King, 7 Dan Lydiate (c), 6 Olly Cracknell, 5 Bradley Davies, 4 Adam Beard, 3 Ma’afu Fia, 2 Dewi Lake, 1 Rhodri Jones
A disposizione: 16 Ifan Phillips, 17 Gareth Thomas, 18 Tom Botha, 19 Will Griffiths, 20 Sam Cross, 21 Harri Morgan, 22 Cai Evans, 23 Callum Carson
Marcatori Ospreys
mete: Gareth Thomas (52′), Cracknell (76′)
trasformazioni: Josh Thomas (53′, 75′)
punizioni: Josh Thomas (33′)
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