I gallesi vengono da tre sconfitte consecutive, i Leoni sono fermi da due settimane: partita critica per entrambe le compagini
Cardiff Blues e Benetton si trovano di fronte lunedì sera al Rodney Parade di Newport per la sfida valida per il sesto turno del Pro14 2020/2021. Calcio d’inizio ore 20:45 italiane, diretta televisiva su DAZN.
Due squadre in un momento critico della prima parte di questa stagione: i Blues, dopo una partenza convincente, hanno perso le ultime tre partite, mentre il Benetton viene da due settimane di stop susseguenti a un avvio di campionato dove hanno saputo raccogliere un solo punto in tre match.
Se i gallesi hanno bisogno di una vittoria per tenere a bada Edimburgo e Connacht in classifica, il Benetton ne ha ancora di più per tenere viva la propria competitività nel resto della stagione.
In questo contesto, però, non ci sono solo le narrazioni dei due collettivi, imbarcatisi entrambi con legittime ambizioni di playoff all’inizio dell’anno. Le squadre sono fatte di singoli, con il loro bagaglio personale di motivazioni ulteriori e storie personali che si convoglia sul prato che, provvisoriamente, funge da casa dei Cardiff Blues.
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Giovanni Pettinelli
Duro, coriaceo e adesso anche leader. Nelle ultime stagioni il veneziano classe 1996 è emerso come un profilo di sempre maggiore importanza all’interno del gruppo Benetton, e al Rodney Parade porterà al braccio per la prima volta la fascia di capitano dei biancoverdi.
Per lui la stagione migliore finora è stata quella 2018/2019, quando è partito titolare 11 volte titolare fra campionato e coppa. Non facile la sua vita: la definitiva emersione è spesso bloccata dalla presenza di due fra i migliori giocatori della Nazionale, Steyn e Negri, e del numero 8 Toa Halafihi, un ball carrier imprescindibile per i veneti. Ancor più notevole, quindi, che Pettinelli sia riuscito a diventare un punto di riferimento a Treviso.
Alla sua carriera manca però l’Azzurro, finora solo accarezzato con numerose convocazioni in raduno. Ora che la contemporanea assenza di Jake Polledri, Giovanni Licata e Jimmy Tuivaiti lascia vacante un seggio in nazionale, Pettinelli scende in campo con tutta la rilevanza che danno i gradi di capitano anche per dimostrare di poter essere lui a rispondere ad una eventuale richiesta di soccorso da parte di Franco Smith.
Jayden Hayward
Non succede spesso che la nazionale italiana possa permettersi di fare a meno di alcune pedine. Quella di Jayden Hayward, escluso dal gruppo dopo la francamente pessima prestazione in Irlanda, è stata una sorta di epurazione.
Rientrato a Treviso, si è ripreso la maglia numero 15 in vista dello scontro con i Cardiff Blues, tornando ad essere il vertice del triangolo allargato completato da Ratuva Tavuyara e Monty Ioane, ricomponendo un terzetto che ha fatto le fortune dei Leoni nelle stagioni passate.
A Rodney Parade dovrà dimostrare un piglio attitudinale diverso, per mostrare di avere, a 33 anni, ancora un ruolo da giocare per la propria squadra. E chissà, se le cose dovessero andare alla grande magari tornare a bussare alla porta della maglia azzurra.
Willis Halaholo
I Cardiff Blues hanno operato otto cambi rispetto alla squadra che ha perso 18-0 ad Edimburgo la scorsa settimana, con tanti ritorni di grande spessore: la giovane e temibile apertura Jarrod Evans, l’esperto e guizzante estremo Matthew Morgan, ma soprattutto Willis Halaholo.
Centro, 30 anni, ha vinto il Super Rugby con gli Hurricanes nel 2016, prima di approdare nella capitale gallese e divenire uno dei punti di riferimento della franchigia di Pro14 grazie alla combinazione di strapotere fisico e tecnica individuale. Un giocatore che avrebbe fatto benissimo anche in rugby league: una pallottola di oltre un quintale su appena un metro e ottanta capace di step brucianti che colgono continuativamente l’avversario fuori equilibrio, rendendolo un incubo da mettere a terra.
La sua carriera sembrava sul punto di ascendere ulteriormente per raggiungere l’attico vista mare rappresentato dal rugby internazionale nel grande edificio del gioco con la palla ovale, ma un anno fa, a pochi giorni dal debutto in maglia gallese contro i Barbarians, si rompe il legamento crociato anteriore.
Halaholo è tornato a giocare all’inizio di questa stagione, disputando 4 partite su 5 dei Blues e segnando una meta nella sconfitta contro Munster, alla terza giornata. La strada per tornare il giocatore che era non si è ancora conclusa: per le sue abilità, un infortunio come quello al ginocchio è particolarmente delicato. Contro la Benetton della coppia di centri-tagliola Brex-Riera, Halaholo vive un test importante per capire se potrà tornare a sognare di vestire la maglia del paese che lo ha adottato.
Lorenzo Calamai
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