Pro14, le Zebre si sciolgono di fronte ad Ulster: è 14-57

I padroni di casa escono dal campo dopo venti minuti e subiscono nove mete dagli avversari

Ulster

Bill Johnston in Zebre-Ulster – ph. Luca Sighinolfi

Dopo un inizio positivo, le Zebre si sciolgono come neve al sole nella seconda metà del primo tempo. Bastano undici minuti di fuoco ad Ulster per segnare tre mete che aprono una voragine nel punteggio e danno ad Ulster il punto di bonus.

Marcell Coetzee segna una tripletta, ma il merito va a tutto il pack, che martella incessantemente a forza di drive e pick’n’go la linea di mete delle Zebre, che difendono bene ma concedono sempre il calcio di punizione che consente agli avversari di mantenere la pressione offensiva.

Peccato, perché i primi 20 minuti delle Zebre erano stati ottimi, giocando alla pari e a viso aperto contro gli imbattuti irlandesi. Dopo aver subito la prima meta, al primo ingresso nei ventidue avversari, frutto di una invenzione di Rizzi, i ducali riuscivano a marcare in maniera abbastanza fortunosa.

Con il vantaggio a favore, infatti, il numero 10 di casa alzava al cielo una chandele nei pressi della linea di meta avversaria, sotto la quale il più abile si rivelava Enrico Lucchin, schiaffeggiando all’indietro. Il pallone, rimbalzando a terra, veniva controllato in qualche modo, fra il sedere e la coscia, da Pierre Bruno, bravo poi a riuscire a schiacciare per il 7-7 provvisorio.

Dopo la seconda meta di Ulster, arrivata con il solito, letale drive, le Zebre provavano immediatamente a rispondere, ma il calcio fra i pali di Rizzi per accorciare a -4 finiva fuori. E’ il prologo al crack della squadra italiana: sugli sviluppi dell’azione di rinvio dai 22 metri, Rizzi si fa stoppare un rinvio al piede da Lowry, il più giocatore più basso della squadra avversaria, e non riesce poi a controllare l’ovale quando gli finisce di nuovo tra le mani. Ne approfitta Stewart Moore per allungare ancora.

Le Zebre accusano il colpo e vacillano: i placcaggi incominciano a mancare e i calci di punizione si accumulano, mentre palla in mano manca lucidità ai playmaker per prendere le decisioni migliori. Al 35′ Coetzee mette la firma sulla quarta meta dei suoi, ancora sulle conseguenza di un drive da rimessa laterale a una manciata di metri dalla linea di meta.

Nel secondo tempo la partita continua sullo stesso registro della parte finale del primo: Ulster segna tre mete entro il sessantesimo, fra cui la quarta di Coetzee. Le Zebre vanno a segno con Casilio in un flebile momento di vivacità dei padroni di casa dovuto all’ingresso dei giocatori in panchina, vogliosi di dimostrare.

Nel finale Ulster chiude la partita con altre due marcature che portano il computo totale a 9. Il tabellone recita un impietoso 14-57.

Zebre: 15 Michelangelo Biondelli, 14 Pierre Bruno, 13 Giulio Bisegni, 12 Enrico Lucchin, 11 Gabriele di Giulio, 10 Antonio Rizzi, 9 Joshua Renton, 8 Lorenzo Masselli, 7 Renato Giammarioli, 6 Nardo Casolari, 5 Ian Nagle, 4 Leonard Krumov, 3 Eduardo Bello, 2 Marco Manfredi, 1 Andrea Lovotti.
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Riccardo Brugnara, 18 Alexandru Tarus, 19 Mick Kearney, 20 Antoine Koffi, 21 Nicolò Casilio, 22 Paolo Pescetto, 23 Junior Laloifi

Marcatori Zebre
Mete: Bruno (10), Casilio (54)
Trasformazioni: Rizzi (10), Pescetto (54)
Calci di punizione:

Ulster: 15 Michael Lowry, 14 Craig Gilroy, 13 Luke Marshall, 12 Stewart Moore, 11 Ethan McIlroy, 10 Bill Johnston, 9 Alby Mathewson, 8 Marcell Coetzee, 7 Jordi Murphy, 6 Greg Jones, 5 Sam Carter, 4 Alan O’Connor, 3 Martin Moore, 2 John Andrew, 1 Eric O’Sullivan
A disposizione: 16 Adam McBurney, 17 Andrew Warwick, 18 Gareth Milasinovich, 19 David O’Connor, 20 Sean Reidy, 21 Dave Shanahan, 22 Ian Madigan, 23 Rob Lyttle

Marcatori Ulster
Mete: Coetzee (5, 24, 35, 59), Moore (30), Johnston (46), Marshall (49), McIlroy (74), Shanahan (79)
Trasformazioni: Johnston (5, 24, 35, 46, 49, 79)
Calci di punizione:

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