Eddie Jones parla dell’ala inglese e delle sue possibilità di diventare il miglior marcatore di sempre in Nazionale. Inoltre, un occhio già puntato verso il Galles…
La stella della seconda giornata di Autumn Nations Cup è stato senza dubbio Jonny May, autore di due mete una più bella dell’altra nel successo dell’Inghilterra sull’Irlanda. Il 18 a 7 di Twickenham è frutto anche e soprattutto delle giocate dell’ala di Gloucester, che dopo il match è stato incensato da Eddie Jones. Il coach dei bianchi ha detto: “Non ho mai un giocatore più professionale di lui, continua a migliorare lavorando sul fisico, sull’elusività, e il lavoro che fa senza palla è superbo”. Con le due mete segnate sabato, May ha aggiaccato Cohen e Greenwood nella lista dei migliori marcatori inglesi al secondo posto con 31 marcature, e adesso davanti c’è solo Rory Underwood a quota 49. Secondo Eddie Jones è solo questione di tempo per il sorpasso: “Non vedo perché non possa farcela. Adesso ha 30 anni, penso che raggiungerà il suo top tra due o tre stagioni, non c’è motivo perché non possa superare Underwood”.
Guarda anche: Il video della sensazionale meta di May contro l’Irlanda
L’allenatore inglese in conferenza stampa si è soffermato sulla seconda meta di Jonny May, quando si è divorato il campo per fulminare la retroguardia irlandese, parlando del tanto lavoro fatto nella transizione da una metà campo all’altra, e anche per questo Jones ha collaborato con Ian Graham (analista del Liverpool) così da capire come meglio muoversi senza palla. “Il ribaltamento dell’azione è una fase del gioco estremamente interessante, e penso che in questo il mondo del calcio sia estremamente più avanti rispetto al rugby. Guardando le statistiche c’è chi si preoccupa solo delle zone dove c’è l’ovale, ma tutti i movimenti dei giocatori sono cruciali al giorno d’oggi”.
La situazione in Autumn Nations Cup dopo le prime due giornate
Sabato ci sarà l’ultima partita dei gironi di Autumn Nations Cup per l’Inghilterra, che andrà a fare visita al Galles. Come sempre Eddie Jones non si è sottratto al suo ruolo di aizzatore, soprattutto verso una sfida così storicamente importante: “Stavo ascoltando una canzone degli Stereophonics (gruppo rock gallese), As long as we beat English. L’ennesimo simbolo di quanto sia importante per loro giocare contro di noi. Il fatto poi di andare a disputarla nel cuore del rugby gallese (a Llanelli) sarà un altro fattore importante, lì i Dragoni hanno ottenuto alcune delle loro più importanti vittorie nella storia”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.