Dopo la prima udienza disciplinare, sospensione tolta ai tre giocatori e capitanato restituito a Matera
Dietrofront clamoroso della UAR, la federazione argentina di rugby, sul caso che ha visto coinvolti, nelle scorse ore, il capitano Pablo Matera – terza linea dello Stade Francais -, Guido Petti – seconda linea del Bordeaux-Begles – e Santiago Socino, tallonatore dei Jaguares.
I tre Pumas, elementi importantissimi – soprattutto i primi due – sul campo in questo spettacolare Tri Nations dei sudamericani, erano stati preventivamente sospesi dalla selezione nazionale (con tanto di inevitabile revoca del capitanato a Pablo Matera) con effetto immediato – loro malgrado -, dopo che erano emersi dei tweet discriminatori, razzisti e xenofobi, postati sui loro profili, risalenti ad inizio del decennio.
Dopo una prima udienza di fronte alla commissione disciplinare della UAR, tuttavia, la federazione ha deciso di revocare, in maniera piuttosto sorprendente, la sospensione preventiva degli atleti in questione e di restituire idealmente la fascia di capitano a Pablo Matera.
Matera, Petti e Socino, che comunque, come da accordo raggiunto con la UAR, non scenderanno in campo sabato contro l’Australia nell’ultima giornata del Tri Nations (un colpo enorme al cerchio, ed uno piccolino alla botte, provando a calmare le acque nel breve periodo? Visto che in palio, contro i Wallabies, c’è ben poco), avrebbero espresso il loro profondo rammarico, ribadendo le scuse già fatte pervenire subito dopo i fatti, ribadendo come si trattò di un tipico e isolato atto di incoscienza ed immaturità giovanile. Tanto è bastato alla UAR, pur sottolineando la Union sudamericana come i tre fossero comunque responsabili delle loro azioni, ed abbiano leso la dignità dello sport e della Union, per “cancellare” la pena, almeno per ora – in primo grado -, anche se manca ancora un grado di giudizio.
Una decisione, comunicata attraverso una nota ufficiale sul sito dei Pumas, che – alla luce di quanto detto e fatto nelle scorse 24 ore – lascia quanto meno perplessità diffusa, e che potrebbe scatenare un’ulteriore enorme polemica attorno a UAR ed ai tre giocatori coinvolti.
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Di seguito, il comunicato ufficiale della UAR, sulla questione:
“Come di dominio pubblico, la Federazione Argentina di Rugby è intervenuta con urgenza e in piena competenza per prendere provvedimenti rispetto alla pubblicazione sui social di diverse espressioni da parte dei giocatori Pablo Nicolás Matera, Guido Petti Pagadizabal e Santiago Gabriel Socino.
La Commissione Disciplinare della UAR, seguendo le procedure di World Rugby, che prevede possibili interventi urgenti in tali circostanze, durante un torneo, ha convocato a testimoniare i giocatori Pablo Nicolás Matera, Guido Petti Pagadizabal e Santiago Gabriel Socino, come richiesto dal Comitato Esecutivo.
La rapidità di questo intervento, il ripudio di queste espressioni, scritte oltre otto anni fa, nonché la misura preventiva disposta dal Comitato Esecutivo dell’UAR, cercano di fare un’analisi approfondita dei fatti per una migliore e più giusta risoluzione. L’UAR ha rigorosamente ripudiato questo tipo di manifestazione e compreso che le accuse che sono state mosse a seguito di questa situazione danneggiano tutto il rugby argentino senza eccezioni e non rappresentano quello che è il nostro sport.
I tre giocatori hanno espresso il loro profondo rammarico, ribadito le scuse, e certificato che quanto scritto non è quello che pensano, ma che si trattò bensì di un atto sconsiderato tipico dell’immaturità. Tuttavia, sono pienamente responsabili per quanto accaduto, e si sono messi a disposizione della Commissione per indagare sulle circostanze e cercare di rimediare al danno causato.
Al momento, la Commissione Disciplinare ha considerato e valutato l’atteggiamento dei tre durante questo processo, verificando come non abbiano ripetuto azioni simili durante questi più di otto anni e che durante tale periodo abbiano dimostrato di essere persone con valori saldi e retti, degne di far parte del nostro team.
Il procedimento disciplinare prosegue e la Commissione raggiungerà nei prossimi giorni una delibera definitiva nel rispetto dei tempi del procedimento. In questo primo grado ritiene non necessarie le misure preventive, per cui delibera la revoca della sospensione dei tre atleti e ratifica il ripristino del capitanato di Pablo Matera.
La UAR e la squadra hanno ruoli e responsabilità diversi ma lo stesso obiettivo: far crescere il rugby. Il percorso di profonda riflessione su alcune pratiche legate al nostro sport, avviato a inizio anno con il ‘programma Rugby 2030’, sappiamo che necessiterà di tempo. E richiede, sia dalla leadership che dal campus, di dare segnali forti al momento giusto”
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