Test Match: Fiji-show ad Edimburgo, la Georgia non ha scampo

Al BT Murrayfield finisce 24-38. Flying Fijians più forti di maltempo e inattività forzata, per la Georgia un altro duro reality-check

ph. Matteo Mangiarotti

Edimburgo – Georgia e Fiji hanno aperto l’ultima giornata della Autumn Nations Cup dandosi battaglia per ottanta minuti sotto la pioggia, a tratti battente, che ha bagnato la capitale scozzese negli ultimi giorni. Nonostante non giocassero una gara ufficiale dall’ottobre 2019 e abbiano avuto problemi di preparazione nell’ultimo mese, lo strapotere fisico messo in campo oggi dai Flying Fijians, la loro voglia di giocare sempre, di adattarsi al meteo e di non mollare mai sono stati un ostacolo troppo duro per questa Georgia.

La partita

Dopo tante disavventure e più di un anno di attesa, le Fiji di Vern Cotter (“ex” di giornata, dopo aver guidato la Scozia come head coach qualche anno fa) sono finalmente riuscite a giocare la loro prima partita ufficiale dalla fine della scorsa Coppa del Mondo, prima e unica gara del loro 2020. Cotter, per l’occasione, ha scelto di dare spazio a tre uncapped nel pack, affidandosi però ad un reparto dei trequarti ben affiatato, esperto e potenzialmente sempre letale.

D’altro lato la Georgia, che è reduce da tre sconfitte consecutive, vuole non solo confermare quanto di buono ha mostrato contro avversarie del calibro di Irlanda, Galles e Inghilterra, ma anche e soprattutto chiudere l’anno con un successo – che, nel rugby professionistico, è in fondo quello che conta davvero.

Quando Volavola, dopo la tradizionale danza di guerra eseguita da tutto il gruppo delle Fiji, dà il via al match, l’in-avanti commesso da Todua potrebbe essere visto come un antipasto di quanto ci aspetta oggi in campo: pioggia, terreno perfetto ma bagnato, pallone scivoloso, tante mischie ma comunque tanto spettacolo.

La mischia regalata dalla Georgia sotto l’East Stand si trasforma nella piattaforma offensiva perfetta per le Fiji che, dopo qualche passaggio, vanno in eta al largo con Nemani Nadolo che di prepotenza schiaccia l’ovale all’altezza della bandierina sotto lo stand opposto. Volavola spedisce a lato la trasformazione ma dopo appena due minuti di gioco le Fiji conducono (0-5, perchè per la competizione sono i Lelos designati ‘padroni di casa’ quest’oggi).

Cotter, alla vigilia, si era detto preoccupato per la performance del pack georgiano ma nelle prime due mischie chiuse le sue Fiji hanno dimostrato un dominio assoluto, fissando subito lo standard che potenzialmente devono mantenere per tutto l’incontro se vogliono togliere agli avverserai uno dei loro punti di forza.

Intanto, al 5′, le Fiji vanno in meta per la seconda volta con il flanker Dyer che chiude al meglio una maul avanzante nata da penal’touche sui 5m avversari. Volavola stavolta è preciso e i Flying Fijians volano oltre il break (0-12). Dopo qualche minuto di grosse difficoltà, i Lelos muovono il tabellino al 10′ col piazzato di Abzhandadze a punire una scorrettezza avversaria al breakdown e proprio davanti ai pali, ma non sembrano essere ancora entrati davvero in partita.

All’11’ Levan Maisashvili, head coach dei Lelos, è costretto a togliere il pilone destro, Gigashvili (per infortunio) inserendo Melikidze; la Georgia vince la mischia seguente ma continua a commettere troppi falli, regalando ghiottissime piattaforme offensive alle Fiji. Che, non a caso, al 17′ sono ancora oltre la linea con Tuisova, stavolta all’altezza della bandierina sotto l’East Stand.

La meta del centro arriva al termine di un’azione un po’ confusa, che evidenzia però la grandissima determinazione delle Fiji e la quasi totale confusione della difesa georgiana, incapace in questo primo quarto di prendere le misure agli attacchi avversari.

Il secondo quarto, però, inizia coi Lelos che riescono per la prima volta a chiudere nei propri 5m le Fiji, usando driving maul nate dalle numerose penal’touch come arma offensiva. Al terzo tentativo la difesa fijiana deve capitolare (è Melikidze a schiacciare l’ovale oltre la linea), Abzhandadze è preciso e i Lelos si fanno sotto.

La furia della pioggia (che a tratti scende davvero a secchiate dalle nuvole che coprono il cielo della capitale scozzese) aumenta gli errori di handling ma non spegne assolutamente la voglia di entrambe le squadre di giocare a viso aperto, adesso che anche i Lelos, come detto, si sono sbloccati.

L’aspetto più positivo del primo tempo è stata la disciplina mostrata dai pacifici, solitamente uno dei loro punti di debolezza; invece anche nell’ultima azione della prima frazione, quando la Georgia ha cercato, passando per le fasi, di prendersi qualcosa a livello di punti a referto, i ragazzi di coach Cotter son stati pazienti, hanno portato il cronometro oltre il tempo regolamentare e costretto i Lelos a commettere un’irregolarità.

Volavola ha saggiamente spedito l’ovale sugli spalti vuoti del BT Murrayfield, mandando i suoi a riposo avanti (10-19). La chiave della ripresa potrebbe essere sia il meteo (se, come al momento del kick off di Abzhandadze, resta asciutto) sia la condizione fisica delle Fiji, che oggi giocano la prima gara ufficiale in 423 giorni – e hanno passato un mese che definire complicato suona davvero eufemistico.

Invece le Fiji tornano in campo determinate e iniziano la ripresa quasi sulla falsariga dell’inizio di gara, ovvero pigiando forte sull’acceleratore, mettendo in difficoltà i georgiani in mischia chiusa e costringendoli per larghi tratti a difendersi nei propri 22m.

Le Fiji vanno vicinissime alla quarta meta al 49′, ma il TMO (chiamato in causa da Adamson, direttore di gara quest’oggi) annulla per in-avanti del giocatore figiano. Il pack georgiano si impone nella mischia chiusa successiva e conquista una punizione importantissima, perchè consente ai Lelos di prendere fiato e ricacciare indietro gli avversari che si erano accampati sui loro 5m.

La quarta meta arriva al 54′ ed è in puro Flying-Fijian-style, con Tuisova che si invola sulla fascia destra d’attacco servito dal riciclo di Lomani, batte tre avversari prima di offrire l’offload al compagno, Kunavula, che va oltre la linea bagnando cosi nel migliore dei modi il primo cap. Volavola trasforma e allunga il vantaggio sul 10-26, scavando un solco adesso difficilmente colmabile per la Georgia.

Soprattutto quando Volavola decide di ispirare al piede la quinta meta di Nadolo (doppietta personale per lui), tagliando in due la colpevolmente distratta difesa georgiana. L’apertura figiana spedisce la trasformazione sul palo da posizione angolata ma con un solo quarto da giocare, la gara sembra ormai decisa.

La Georgia non riesce più a recuperare e Nadolo la punisce ancora quattro minuti dopo, trovando il personale hat-trick e rendendo il tabellino davvero difficile da guardare per i Lelos, ancora una volta incapaci di dare continuità alle proprie prestazioni propio quando la pressione di fare bene si comincia a sentire.

Saghinadze poco dopo vince il duello fisico con Botia e Tuisova, riuscendo a marcare la seconda meta della Georgia e si ripete ad un minuto dallo scadere con un’altra bella avanzata prepotente dai 5m, che rende un po’ meno amaro un pomeriggio decisamente da dimenticare. La differenza oggi l’ha fatta l’attitudine messa in campo dalle due squadre, con le Fiji che hanno saputo divertirsi, adattandosi alle condizioni meteo e giocando il loro rugby, mentre i Lelos hanno ancora una volta sofferto l’ansia da prestazione quando ci si attende qualcosa in più da loro.

Finisce 24-38, le Fiji chiudono al settimo posto la Autumn Nations Cup (dopo le tre sconfitte a tavolino) e resta davvero un po’ di amarezza, perché i Flying Fijians visti oggi avrebbero davvero potuto offrire spettacolo anche nelle sfide contro avversarie un po’ più tecniche di questa Georgia.

Georgia: 15. Soso Matiashvili 14. Akaki Tabutsadze 13. Giorgi Kveseladze 12. Merab Sharikadze (C) 11. Sandro Todua 10. Tedo Abzhandadze 9. Vasil Lobzhanidze 1. Mikheil Nariashvili 2. Shalva Mamukashvili 3. Beka Gigashvili 4. Lasha Jaiani 5. Kote Mikautadze 6. Otar Giorgadze 7. Beka Saghinadze 8. Tornike Jalaghonia
A disposizione:16. Jaba Bregvadze 17. Guram Gogichashvili 18. Giorgi Melikidze 19. Grigol Kerdikoshvili 20. Mikheil Gachechiladze 21. Gela Aprasidze 22. Demur Tapladze 23. Davit Niniashvili

Marcatori Georgia
Mete: Melikidze (23′), Saghinadze (67′, 78′)
Trasformazioni: Abzhandadze (24′, 68′, 79′)
Punizioni: Abzhandadze (10′)

Fiji: 1. Peni Ravai 2. Samuel Matavesi 3. Mesake Doge 4. Tevita Ratuva 5. Temo Mayanavanu 6. Johnny Dyer 7. Mesulame Kunavula 8. Albert Tuisue 9. Frank Lomani 10. Ben Volavola 11. Nemani Nadolo 12. Levani Botia 13. Semi Radradra 14. Josua Tuisova 15. Kini Murimurivalu
A disposizione: 16. Tevita Ikanivere 17. Haereiti Hetet 18. Samuela Tawake 19. Chris Minimbi 20. Manueli Ratuniyarawa 21. Simione Kuruvoli 22. Seru Vularika 23. Waisea Nayacalevu

Marcatori Fiji
Mete: Nadolo (2′, 59′, 63′), Dyer (5′), Tuisova (17′), Kunavula (54′)
Trasformazioni: Volavola (5′, 18′, 55′, 64′)
Punizioni:

Matteo Mangiarotti

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