Autumn Nations Cup: la Francia è eroica, l’Inghilterra vince 22-19 al 95′ e si prende il titolo

Partita tiratissima, decisa al secondo supplementare dal piede di Farrell, dopo che il 10 inglese aveva sbagliato diversi calci semplici

Autumn Nations Cup

England’s centre Owen Farrell misses another penalty during the final of the Autumn Nations Cup international rugby union series between England and France at Twickenham, south west London on December 6, 2020. (Photo by Adrian DENNIS / AFP)

Nel tempio ovale di Twickenham, Inghilterra e Francia si giocano il primo e chissà, forse anche unico, titolo nella storia dell’Autumn Nations Cup, inedita competizione che ha preso il posto dei canonici Test Match autunnali in questo 2020.

L’inizio di gara è subito ad altissima intensità, con le due difese molto aggressive, ed alcune avvisaglie di difficoltà inglesi, con alcuni errori di imperizia gestuali sin dai primi possessi.

Inglesi che, tuttavia, al 5′ sporcano per primi il tabellino: Ford esegue un puntuale grubber ad incrociare che costringe i francesi a battere una rimessa laterale sulla linea dei 22 difensivi. Woki porta giù il pallone, ma sulla trasmissione dell’ovale tra Couilloud e Tolofua, i galletti perdono il pallone in avanti. Sulla mischia, poco fuori i 22 d’attacco sulla destra, calcio contro il pack francese, e 3-0 fissato dal piede di Farrell.

L’Inghilterra fa cose semplici ed efficaci, e va per il concreto, ma Farrell è impreciso: Woki tocca Launchbury in aria, punizione da 38 metri, ma calcio sballato e si resta sul 3-0.

Al 13′ un penalty contro Underhill sul punto d’incontro permette alla Francia di avere una touche sui 10 metri in attacco. Trasmissione di qualità fin su Jalibert, che legge la difesa, nota il miss match con Geroge, lo batte a velocità supersonica ed allarga per Dulin, che marca sull’out di sinistra. Jalibert centra anche i pali con la conversione e fissa il 7-3, poco prima del quarto d’ora.

Attorno al 20′, lungo periodo segnato da un ping pong tattico al piede, con l’Inghilterra che guadagna campo: May va a contendere all’altezza della linea mediana, sbattendo contro Geraci, che non si accorge della linea di corsa del trequarti francese. Eppure Brace opta per la punizione, che Daly, con la sua lunga gittata tramuta in oro, per il 6-7 al 19′.

Pingo pong tattico con l’Inghilterra che guadagna campo, May va sotto a contendere e sbatte su Geraci, che non si accorge nemmeno. Ma Brace concede un calcio centrale, poco oltre la metà di campo. Daly centra i pali, 6-7 al 19′.

Al 28′, a conclusione di un momento di predominanza territoriale francese, grubber di Jalibert in rimessa laterale sui 22. Palla rubata in rimessa laterale dalla Francia, l’Inghilterra recupera l’ovale, ma poi in avanti britannico, che costa una mischia sulla quale, Underhill, in fuorigioco, concede un piazzato che Jalibert trasforma nel 10-6 al 29′.

Al 34′, un altro paio di falli consecutivi di un’Inghilterra indisciplinata e sotto pressione al cospetto di una Francia indemoniata, consentono ai galletti di avere a disposizione un penalty da posizione interessante, con Jalibert che va per i 13-6.

Il punteggio su cui, peraltro, si va alla pausa lunga, in virtù di una straordinaria difesa francese su un tambureggiante multifase inglese sui 5 metri: Dulin calcia fuori direttamente da dentro i 22, ma il pallone è stato portato dentro, generando così una rimessa sui 7 metri con lancio inglese: possesso mantenuto, cariche ficcanti di Curry e Slade, che mettono gli inglesi sul piede avanzante, portati ad un mm dalla linea di meta dalla corsa in prima persona di Youngs, che sembra andare oltre, ma è tenuto alto, e sul proseguimento del multifase, con una serie di pick’n’go sempre a ridosso dell’area di meta, Genge perde il pallone in avanti, vanificando il tutto.

In avvio di ripresa, al 2′, velo di Moefana e calcio di punizione per l’Inghilterra, con Farrell che calcia fuori la punizione, per una penal’touche dentro i 22. L’Inghilterra prende il timone del controllo del match, portandosi nella metà di campo francese, con costanza nei primi minuti della ripresa, e dopo una lungo periodo di possesso, con alternanza efficace tra cariche degli avanti e corse ficcanti di Daly e Slade, accorcia le distanze al 48′ (9-13), con il piazzato centrale di Farrell, da poco oltre i 10 metri offensivi, generatosi da un placcaggio di spalla di Pesenti. Dopo un lungo brano di ping pong tattico al piede, Jalibert prova a contrattaccare alla mano nei 22, con Jalibert che esegue un brutto passaggio per Raka, con l’ovale perso in avanti. Sulla mischia, l’Inghiterra avanza e strappa un vantaggio, sull’allargamento, Daly e Watson si trovano due contro uno con Brice Dulin, gestendo male la situazione, vanificando la grande chance. Si torna così sul vantaggio, con Farrell che però non centra i pali.

L’Inghilterra torna subito nei 22 avversari con un’altra penal’touche sui 5 metri, dopo un tenuto forzato, ma il lancio e pessimo e Dulin può allontanare la minaccia al piede. Dopo un’altra lunga fase di ping pong tattico, Itoje forza un gran turnover a ridosso dei 22, e sull’allargamento veloce dell’ovale, arriva un placcaggio alto su Ben Earl, che concede un altro piazzato in posizione centrale per Farrell, che sbaglia nuovamente, in maniera abbastanza grave.

Al 63′, ancora poca qualità sull’attacco al largo dell’Inghilterra, con Daly che passa un pallone impreciso, che mette in difficoltà Watson, che finisce per isolarsi, concedendo poi il turnover per il tenuto forzato da Macalou.

Al 66′, gran calcio ad incrociare di Daly, che esce sui 5 metri, costringendo i francesi ad una rimessa laterale in zona rossa. Francia che però sale in cattedra sul breakdown, forzando due turnover nel giro di pochi istanti, il secondo forzando un tenuto e riportandosi nella metà di campo avversaria. Al 70′, calcio dalla base accurato di Couilloud, con la linea difensiva francese che sale in maniera perfetta, catturando il ricevitore e consentendo a Villiere di forzare un tenuto in zona piazzato, con Carbonel – subentrato per l’acciaccato Jalibert -, che centra i pali e fissa il 16-9.

L’Inghilterra reagisce, prova a caricare a testa bassa, riportandosi sin dentro i 22, grazie alle cariche corrosive degli avanti, ed alle corse del neo entrato Malins, poi sull’allargamento sull’out di destra, Daly e quasi portato fuori sull’out destro, ma si torna su un vantaggio precedente, in mezzo al campo, trasformato in tre punti, da un Farrell ancora titubante, ma stavolta a segno.

Sul restart, la Francia riconquista l’ovale, e sfruttando l’indisciplina inglese, si riporta subito a più 7, grazie al piazzato di Carbonel al 75′: palo interno, da posizione non agevole, e tre punti fondamentali per il 12-19. Indisciplina che costa carissimo, però, anche alla Francia, con un’entrata laterale a metà campo. Daly riporta con la dinamite nel suo piede l’Inghilterra sin sui 5 metri e dalla penal’touche si genera un carrettino debordante, a segno grazie a Cowan-Dickie. Farrell esita, ma trasforma per il 19-19, mandando la sfida ai supplementari, con ‘sudden death’ (il primo che segna vince).

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Il primo tempo extra si gioca con intensità assurda, con l’Inghilterra che ha subito l’occasione di chiuderla con il piazzato di Farrell al 2′, generato dalla contesa irregolare del pallone sul punto d’incontro di Macalou, ma Farrell, prende il palo interno, con la palla che esce misteriosamente.

In avvio del secondo tempo, mischia dentro l’area dei 22 difensivi inglesi, con un calcio contro il pack dei galletti, che consente ai britannici di avere a disposizione una touche sulla linea mediana del rettangolo verde. Multifase britannico, con buco sontuoso preso da Cowan-Dickie, che arriva sin sui 22, ma Jelonch forza un gran turnover nel breakdown.

Al 5′, situazione cruciale: calcio sulla profondità di Farrell, Raka, in zona rossa, prova a contrattaccare, ma viene catturato e Itoje forza un tenuto sontuoso. Farrell stavolta, da posizione angolata a sinistra, centra i pali ed esplode con un sorriso liberatorio, dopo aver fissato il 22-19 del successo, per la vittoria storica, nella prima Autumn Nations Cup.

Il tabellino di Inghilterra-Francia – Autumn Nations Cup, finale

Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Henry Slade, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Joe Launchbury, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Will Stuart, 19 Jonny Hill, 20 Ben Earl, 21 Dan Robson, 22 Max Malins, 23 Joe Marchant

Marcatori Inghilterra
mete: Cowan-Dickie
trasformazioni: Farrell (1)
punizioni: Farrell (5)

Francia: 15 Brice Dulin, 14 Alivereti Raka, 13 Yoram Moefana, 12 Jonathan Danty, 11 Gabin Villière, 10 Matthieu Jalibert, 9 Baptiste Couilloud (c), 8 Selevasio Tolofua, 7 Anthony Jelonch, 6 Cameron Woki, 5 Baptiste Pesenti, 4 Kilian Geraci, 3 Dorian Aldegheri, 2 Pierre Bourgarit, 1 Hassane Kolingar
A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Rodrigue Neti, 18 Uini Atonio, 19 Guillaume Ducat, 20 Sekou Macalou, 21 Sébastien Bézy, 22 Louis Carbonel, 23 Pierre-Louis Barassi

Marcatori Francia
mete: Dulin
trasformazioni: Jalibert
punizioni: Jalibert (2) Carbonel (2)

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