Il mostruoso seconda linea e le sue guerre con Richie McCaw, oltre a una testata che gli è costata nove settimane di squalifica…
Lo scorso ottobre è stato pubblicato il libro “Hard men of Rugby”, scritto da Luke Upton, nel quale vengono delineate le storie di 20 tra i più duri giocatori che questo sport ha avuto negli ultimi decenni: non poteva mancare un capitolo dedicato al sudafricano Bakkies Botha, che ha parlato delle sue battaglie senza quartiere con gli All Blacks. Il gigantesco seconda linea ha vestito per 85 volte la maglia degli Springboks, con i quali ha vinto la Coppa del Mondo 2007 e due Tri Nations (2004 e 2009). Nella sua carriera c’è stata anche una parentesi europea con la Tolone dei galacticos (tre Champions vinte, 2013, 2014 e 2015) ma per sua stessa ammissione le battaglie più dure sono state quelle contro la Nuova Zelanda.
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È la lotta eterna tra due squadre che sicuramente non si amano, ma giocano con ferocia estrema quando sono una di fronte all’altra. Bakkies Botha li ha sfidati 15 volte tra il 2003 e il 2014, ed è uno dei pochi giocatori ad avere un record vincente contro i tutti neri: 8 successi e 7 sconfitte. In tutti questi duelli, il peggior nemico del sudafricano ha le sembianze di Richie McCaw: “Loro (gli All Blacks) sono sempre stati la squadra più dura contro la quale giocare, e lui (McCaw) il miglior avversario che ho sfidato. Il mio ruolo in quelle partite era chiaro: dovevo rendere brutale il breakdown, ogni possesso doveva essere una sfida. Se McCaw o uno dei suoi compagni si concentravano troppo sul mio lavoro, sapevo di stare facendo bene” ha raccontato Botha in un estratto del libro.
“Quando sfidavamo la Nuova Zelanda ho sempre voluto essere durissimo per metterli sotto, e il più grande complimento mai ricevuto è stato quando Jake White mi ha detto che si poteva vedere nei loro occhi la paura per quello che stavo facendo”. C’è stato anche un episodio “sporco” nella sua carriera diretta, e riguarda le nove settimane di squalifica dopo una tremenda testata rifilata al mediano di mischia neozelandese Jimmy Cowan, del quale vi proponiamo il video.
“Stavamo rincorrendo un pallone, e il fatto che mi abbia tirato per la maglietta mi ha fatto impazzire di rabbia. Odio l’ingiustizia, e quando l’ho raggiunto ho voluto fargli capire che non avrebbe dovuto farlo. Non è qualcosa di cui vado orgoglioso, sicuramente, quella battaglia posso dire di averla persa”. Reagirebbe ancora oggi allo stesso modo? “Certo. La colpa è del numero 9, non la mia. Tanti mediani parlano troppo e sanno come farti arrabbiare…”
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