Gli allenatori di Italia, Francia e Nuova Zelanda hanno espresso le loro sensazioni riguardo la terribile Pool A
Non è certo stato un sorteggio fortunato quello degli azzurri di Franco Smith, che alla Rugby World Cup 2023 giocheranno contro i padroni di casa della Francia e la Nuova Zelanda, oltre a due squadre ancora da qualificare. Due avversarie di primissimo livello, favorite alla vittoria finale, sulla strada dei giovani azzurri. L’head coach della Nazionale è intervenuto, al pari dei colleghi, in conferenza stampa dopo la composizione dei gironi per la prossima Coppa del Mondo.
Leggi anche: Il durissimo girone dell’Italia alla Rugby World Cup 2023
Smith ha detto: “Saranno due grandi sfide quelle contro Francia e Nuova Zelanda, che sono avversari forti ma che devono essere d’ispirazione per noi. Ultimamente abbiamo rinnovato molto la nostra squadra, e avremo tutta una serie di test match prima del 2023 per far crescere i nostri giovani e preparali al livello che ci attende. Dovremo essere capaci di migliorare e sviluppare la squadra per farci trovare pronti”. Il processo di rinnovamento degli azzurri è iniziato da poco, e come detto da Smith la squadra sta lavorando molto duramente. Non manca la soddisfazione, seppur non siano arrivate delle vittorie nel 2020, per quanto visto sino ad ora dai nuovi elementi, soprattutto nelle partite di Autumn Nations Cup.
È stato chiesto all’head coach dell’Italia come si possono preparare due sfide così complicate: “Sarà fondamentale la nostra motivazione. Saremo nel mirino delle altre squadre, che comunque avranno tutta una serie di pressioni, derivanti dal giocare in casa e dall’essere comunque tra le favorite e non poter sbagliare. Noi dovremo essere capaci di concentrarci prima di tutto su noi stessi, il risultato è una conseguenza. Siamo di fronte a un processo di crescita che durerà tanti mesi, puntiamo a riuscire ad arrivare a un livello che ci permetta di fare il maggior numero possibile di azioni qualitativamente importanti. Senza dimenticare lo sviluppo della nostra fisicità, che deve puntare all’eccellenza a livello internazionale”.
Leggi anche: Tutti i gironi della Rugby World Cup 2023
Alla conferenza dopo il sorteggio della Rugby World Cup è intervenuto anche Ian Foster, coach della Nuova Zelanda: “Il Mondiale è sempre un evento speciale. Non è mai facile essere i favoriti, soprattutto contando quanti anni passano tra un’edizione e l’altra. Sarà molto eccitante giocare contro la Francia, che è il paese organizzatore e ha un enorme carico di storia ovale alle spalle. Sono una squadra giovane e che sta costruendo tanto per arrivare al 2023 con la squadra più forte. Per quanto riguarda gli All Blacks, la sfida a oggi è quella di darci un focus preciso per arrivare pronti all’evento”.
Non è ovviamente mancato Fabien Galthiè, allenatore della squadra di casa: “Ognuno cerca di dare il suo massimo alla Coppa del Mondo. Sarà un gruppo difficile per la presenza della Nuova Zelanda, che ha già vinto tre volte la Coppa del Mondo ed è sempre indicabile come favorita. Mi piace già ora sapere che avremo al nostro fianco tutti i tifosi, le famiglie e la Francia intera”. È stata poi chiesta a Galthiè un’eventualità sicuramente affascinante, cioè se gli piacerebbe vedere Francia-Nuova Zelanda come prima partita del Mondiale, visto che i Bleus sono gli organizzatori e giocheranno dopo la cerimonia d’apertura: “Assolutamente si, sarebbe il modo migliore di avviare questa Coppa del Mondo. Loro sono un simbolo per il nostro sport, e una partita come quella in apertura rendere l’intero torneo ancora più bello”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.