Cheslin Kolbe, il Connacht, Marcus Smith: tutte le segnature più belle dell’anno
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, anche per il rugby. Tuttavia, nonostante stagioni sforbiciate, partite cancellate e tornei traballanti, siamo arrivati alla fine godendo anche di tanta bellezza. Emozioni sublimate nelle mete più belle dell’anno. La battaglia è tiratissima, ma ne abbiamo scelte sei per ricordarci quanto di più bello è accaduto in questo anno rugbistico.
La meta della Georgia alla Autumn Nations Cup
Premiata poi come meta del torneo, questa del numero 13 Giorgi Kveseladze, approdato poi in Premiership nelle ultime settimane, è una meta non solo stupenda per come viene costruito il break del giocatore, ma anche perché non è il tipo di rugby che siamo convenzionalmente portati ad aspettarci dalla Georgia.
La sparizione di Marcus Smith
Marcus Smith ha delle doti offensive uniche, e ce lo ricorda di quando in quando. Qui è letteralmente abbagliante il modo in cui, con uno sguardo, capisca di potersi prendere gioco di letteralmente tutta la squadra avversaria e si produca in uno show personale da vedere e rivedere. Nessun dubbio che in Inghilterra la abbiano premiata come meta della stagione. E’ stata segnata nel finale dell’annata 2019/2020, dopo che la Premiership era ripresa in estate.
Connacht joga bonito
Il modo migliore per festeggiare l’avvio di una nuova stagione di Pro14 lo stabiliscono gli irlandesi del Connacht, alla prima giornata, con questo formidabile contrattacco dalla propria linea dei 22 fino alla meta. E pensare che nasce tutto da un calcio un po’ così del numero 9 di Galway.
Antoine Dupont e il Tolosa: divertimento assicurato
Scegliere una delle tante mete pazzesche segnate dal Tolosa in questo 2020 è davvero arduo. Scegliamo una marcatura corale che esemplifica la disponibilità al rischio e l’attitudine a giocare da ogni parte del campo, se ci sono le condizioni per farlo. Il tutto condito, ovviamente, da giocatori con caratteristiche individuali spaventose (Antoine Dupont ce lo ricorda spesso). Ah, notate bene: questa meta il Tolosa la segna in 13 giocatori.
Cheslin Kolbe distrugge Ulster
Sembra che l’Ulster sia una delle vittime preferite del miglior attaccante del rugby di oggi: Cheslin Kolbe. Anche recentemente l’ala sudafricana del Tolosa ha segnato nella prima giornata di Champions Cup a Belfast, ma qui, nel quarto di finale di Champions Cup 2019/2020, segnò ben due mete, entrambe le volte mandando al bar Jacob Stockdale. In particolare la seconda marcatura è di una bellezza abbacinante.
Finn Russell manda il Racing in finale di Champions
Partita dura e chiusa, quella di semifinale, fra Racing 92 e Saracens. Sembra quasi che gli inglesi possano ottenere l’impensabile: una finale di Champions da retrocessi d’ufficio. E invece no, perché ci si mette di mezzo Finn Russell. L’asso scozzese dei parigini non ha paura di rischiare nonostante il cronometro dica 75: chip a scavalcare più dolce del tiramisù che vi siete scofanati a Natale, recupero di Vakatawa e assist dello stesso Russell per la freccia Imhoff. Tutto molto bello.
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