Il primo gennaio 2021 marcherà i 50 anni dalla morte del mito del rugby italiano
Sarà la prima data da ricordare del prossimo anno: il 2021 comincia nel nome di una leggenda del rugby italiano, Mario Maci Battaglini, scomparso il primo gennaio del 1971, cinquanta anni fa.
Un pioniere dell’Italia ovale, in campo dalla seconda metà degli anni Trenta fino al 1953, agli albori del gioco del rugby nel nostro paese.
Simbolo di Rovigo, quando con l’Azzurro, Battaglini ha vinto con i rossoblù quattro scudetti: quello del 1939 e poi un tripletta consecutiva dal 1951 al 1953. Nel frattempo, una parentesi con l’Amatori Milano per conquistare anche i titoli del 1940 e del 1943. Da giocatore sbarcò anche Oltralpe, militando in Francia con Vienne e Tolone.
Fu giocatore e allenatore contemporaneamente nella seconda parte di carriera, quella degli scudetti a Rovigo, di Treviso e di Bologna. Allenò poi a Padova, sia il Petrarca che le Fiamme Oro, che allora avevano sede in città.
Alla sua prematura morte, in seguito alle conseguenze di un incidente in bicicletta a soli 51 anni, il rugby italiano ha perso la sua figura più importante fino a quel momento, un vero e proprio mito. La sua città, Rovigo, gli ha poi intitolato lo stadio locale.
Nel 2014, OnRugby ha ripubblicato lo splendido libro di Marco Pastonesi La leggenda di Maci, la cui riedizione venne presentata proprio a Rovigo alla presenza del presidente del club Zambelli e della squadra.
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