Per il capitano del Calvisano, Morelli, “Giocare è diventato come una lotteria”. Situazione delicata, ma comune a tutta Europa
Il prossimo sabato il calendario del Top10 proporrebbe una gustosa sfida tra Calvisano e Petrarca Padova, due delle grandi favorite del campionato che infatti occupano (al netto delle partite disputate in meno) le posizioni di vertice della classifica. Difficilmente però sembra che il match possa “rimanere in piedi”, dato che entrambe le società sono state costrette a non giocare nell’ultimo turno dedicato ai recuperi e sono fortemente condizionate dal virus.
Partendo da Calvisano, sono stati riscontrati cinque positivi nell’ultimo giro di tamponi. Nel pomeriggio di lunedì ci sarà un nuovo controllo in casa giallonera, e chiaramente la speranza è quella di vedere questo numero abbassarsi e recuperare la maggior quantità possibile di giocatori. La certezza dei risultati si avrà nella mattinata di martedì, e solo allora si deciderà il da farsi all’interno della società calvina: attualmente i giocatori sono fermi da 12 giorni, cioè da prima della gara (poi rinviata) contro il Mogliano che si sarebbe dovuta giocare il 27 dicembre. È ovviamente difficilissimo programmare l’attività in queste condizioni, e l’unica strada rimasta ai giocatori è quella di allenarsi singolarmente a casa.
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Situazione tutto sommato simile anche in casa Petrarca, visto che nei giorni scorsi i controlli hanno evidenziato cinque positività anche tra i patavini. A breve ci sarà un nuovo giro di tamponi, così da poter valutare la situazione, ma va sottolineato come i “neri” siano quantomeno riusciti a giocare a Piacenza il primo dei recuperi in calendario, andando così ad alleggerire una situazione pesante causata dai tanti rinvii a inizio campionato. Il Petrarca infatti era stato duramente colpito dal virus prima del via del Top10, con 29 tra giocatori ed elementi dello staff contagiati, e ha iniziato la sua stagione in ritardo.
Al netto di tutto questo, la partita di sabato sembra già in dubbio nonostante manchino diversi giorni. Ciò permette di riflettere su un campionato che tra mille difficoltà sta provando ad andare avanti, con 10 partite da recuperare e una sola formazione (Piacenza) che ha giocato sinora tutte le sue partite in programma. Se, come potrebbe essere, venisse rinviata la sfida tra Calvisano e Petrarca si andrebbe a creare ulteriore ingolfamento in un calendario già occupato, e bisognoso di trovare ulteriore spazio per i recuperi.
A tal proposito è intervenuto il capitano di Calvisano, Gabriele Morelli, che sulle colonne del Giornale di Brescia ha detto: “Sicuramente è una situazione particolare e molto difficile. Ormai giocare una partita è diventata una sorta di lotteria, non ci sono certezze. E tutto questo crea delle difficoltà sia dal punto di vista fisico che mentale, perché giocando a spizzichi e bocconi è difficile trovare il ritmo e la forma migliori”. Secondo Morelli si evidenzia un altro aspetto “creato” da questa situazione, cioè che i valori in campo siano meno definiti, con risultati molto meno scontati di quanto possa sembrare dal valore dei singoli giocatori, e almeno questo accresce la competitività del Top10.
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Ovviamente, e su OnRugby ne abbiamo parlato diffusamente, non è solo il massimo campionato italiano a soffrire di questi problemi. Praticamente ovunque dove si gioca a rugby (dunque al momento non in Australia e Nuova Zelanda, che sembrano virus-free ma sono impegnate con la stagione del cricket) ci sono situazioni di crisi: dalla Premiership al Top14 fino al Pro14 nessuno è risparmiato.
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