La commozione cerebrale diventa un punto di fortissima attenzione in tanti sport. Il rugby diventa un modello da seguire
Il calcio si adegua al rugby: dal febbraio dell’anno prossimo infatti, in corrispondenza della disputa del Mondiale per Club 2020 (che verrà recuperato in Qatar dall’1 all’11 febbraio e fra le altre partecipanti vedrà al via il Bayern Monaco, campione d’Europa in carica), l’International Football Association Board (IFAB) ha deciso di introdurre la sostituzione “gratuita” per concussion.
In aumento gli avvicendamenti
Dai precedenti tre cambi agli attuali cinque, provvedimento preso per cercare di limitare gli infortuni al minimo in uno sport dove dallo scorso giugno si gioca praticamente ogni tre giorni con calendari compressissimi, con la possibilità adesso di poter utilizzare – in caso di necessità – anche la sesta sostituzione: è un calcio che, in questo momento specifico, sta cercando sempre più di arrivare a tutelare i suoi tesserati visto anche l’aumento dei casi di concussion.
“Ci facciamo portatori di questa modifica – riferisce l’IFAB – perchè vogliamo mandare un forte messaggio che, nel caso anche di un minimo dubbio, il giocatore va sostituito”.
Una filosofia, questa, che nel rugby è già in vigore da molti anni e che a questo punto diventa un modello – e un protocollo – anche per gli altri sport.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.