Pare sempre più difficile si possano disputare le sfide europee in programma nei prossimi 15 giorni
Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali in tal senso, ma – come confermato ad OnRugby anche da Antonio Pavanello – la possibilità che i due turni delle Coppe Europee (Benetton dovrebbe giocare contro Agen, fuori – il 15 -, e Stade Francais in casa, il 23, le Zebre contro Brive in casa il 16, e a Bayonne il 22) – peraltro già funestate da innumerevoli rinvii, risultati decisi a tavolino e conseguenti polemiche, lo scorso dicembre – in programma nelle settimane centrali di gennaio vengano posticipati è sempre più concreta.
Leggi anche: I campi da rugby più belli del mondo
Il governo francese – nella figura del ministro dello sport -, infatti, dopo aver partecipato anche ad una riunione con i rappresentanti di EPCR negli scorsi giorni, avrebbe fortemente raccomandato ai club pro transalpini di rimandare a data da destinarsi gli incontri in arrivo nei prossimi 15 giorni – nonostante i nuovi protocolli di “health safety” elaborati appositamente da EPCR negli scorsi giorni, per provare a “salvare” il regolare (o quasi) svolgimento della competizione -, diversi dei quali comporterebbero trasferte da e per il Regno Unito, colpito in maniera forte, nelle ultime settimana, da una nuova “variante” che spaventa i governi continentali.
In attesa di comunicazioni ufficiali dall’Epcr, stando a quanto riportato da L’Equipe, addirittura, la LNR ed i club francesi, dato pressoché per certo il rinvio delle gare europee, starebbero già pensando di riprogrammare le partite non giocate negli scorsi mesi del Top 14, o addirittura di anticipare un’intera giornata del campionato, in programma successivamente. Questa mattina sarebbe prevista una riunione dei presidenti dei club transalpini per discutere il nuovo programma.
Quando recuperare?
Con un calendario già oltremodo congestionato, tra recuperi dei vari campionati, Sei Nazioni (a sua volta in bilico?) alle porte e Rainbow Nation, diventa difficile individuare date, più in là nella stagione, per la disputa di tali gare che coinvolgono squadre di diversi paesi, con situazioni sanitarie e giurisdizioni molto differenti le une dalle altre. A meno che, anche se ad oggi è ancora complesso e forse prematuro anche solo pensarlo – e siamo nel campo delle mere ipotesi -, non ci possa essere uno spostamento in avanti di tutta la stagione “internazionale” di un paio di mesi, con implicazioni non banali, nel caso, sulla seconda parte di annata agonistica.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.