Sei Nazioni 2021: Laporte allontana lo spettro di un rinvio

Il presidente della Federazione Francese, e vicepresidente di World Rugby, fa il punto della situazione sul torneo

Bernarde Laporte

Sei Nazioni 2021: Bernard Laporte fa il punto della situazione – ph. World Rugby

La discussione sulla disputa, nella finestra temporale canonica, del Sei Nazioni 2021: è entrata nel vivo nel fine settimana e nei prossimi giorni potrebbe conoscere una svolta verso nuove direzioni.

Al vaglio ci sono diverse ipotesi, partendo sempre dalla triste realtà assodata di match a porte chiuse: lo svolgimento del torneo tra febbraio e marzo, lo spostamento del torneo in primavera (a cavallo fra aprile e maggio) o, come terza opzione, quello di uno svolgimento invernale ma nella bolla francese, dopo i forti dubbi espressi dal ministro dello sport transalpino circa la possibilità delle squadre sportive di viaggiare verso il Regno Unito.

Una situazione non facile da gestire, dove i rumors e gli spifferi si rincorrono di continuo, che Bernard Laporte – presidente della FFR e vicepresidente di World Rugby – sta provando a placare con le sue parole.

“Sappiamo che è un puzzle, un enigma, dove tutti i pezzi devono andare al proprio posto – ha affermato ai microfoni di RMC – ma penso che non dovremmo allarmarci per il Sei Nazioni 2021”.

“Il torneo si giocherà con un protocollo sanitario deciso dai governi: tutto è andato bene in occasione dell’Autumn Nations Cup (Laporte parla specificatamente delle nazioni dell’Emisfero Nord non citando il caso Fiji, ndr), sarà lo stesso per il prossimo Sei Nazioni. Non sono così preoccupato”.

Prima di congedarsi dalla stampa, il presidente della Federazione Francese ha poi confermato che in settimana si terranno delle riunioni fra tutte le parti coinvolte per capire quale decisione prendere in merito allo svolgimento della manifestazione.

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