Al momento l’unica sfida certa dei transalpini è quella contro l’Italia a Roma, prevista il prossimo 6 febbraio
La disputa del Sei Nazioni rispettando il suo calendario originale è al centro dei discorsi ovali degli ultimi giorni, soprattutto dopo che l’EPCR ha dovuto sospendere le Coppe Europee dopo il divieto disposto alle squadre francesi di sfidare avversarie provenienti da Irlanda e Regno Unito. È intervenuto il Ministro dello Sport transalpino, Roxana Marcineau, che ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda la posizione del governo sul Championship: “La prima partita contro l’Italia a Roma non è in dubbio, e il 6 febbraio si disputerà regolarmente” ha detto “Per giocare contro Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda dobbiamo invece avere delle garanzie da parte delle altre federazioni per essere sicuri di quello che stanno facendo, per garantire la massima tutela alla nostra squadra”.
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I Bleus dovranno giocare a Parigi contro Scozia e Galles, ma hanno in calendario le due impegnative trasferte di Dublino (14 febbraio) e Londra (13 marzo). Si sta comunque cercando di fare di tutto per mantenere il Sei Nazioni nelle sue date originarie, ed è stato richiesto ai rappresentanti delle varie federazioni di comunicare il prima possibile il protocollo sanitario richiesto dal Comitato organizzatore ai francesi, che di conseguenza si esprimeranno riguardo al fatto di ritenerlo abbastanza rigoroso o meno. Nel contempo si discute anche riguardo i tornei Under 20 e femminile, e le possibilità di un loro spostamento in avanti nel tempo aumentano sempre di più.
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