Il fischietto gallese racconta la sua nuova vita, in uno scenario diverso da quello dei campi da rugby
Il traguardo dei 100 caps internazionali tagliati durante Francia-Italia dell’Autumn Nations Cup 2020, poi la decisione di fermarsi, senza rimpianti, per affrontare un nuovo capitolo della vita. E ora la domanda che in tanti, con l’imminente arrivo del Sei Nazioni 2021, si stanno ponendo: cosa fa Nigel Owens da quando non arbitra più a livello internazionale?
Innanzitutto partiamo col ricordare che il fischietto gallese non ha smesso di arbitrare a livello assoluto dividendosi fra partite domestiche, di Pro14 e continentali, ora però veniamo a quello di cui si sta occupando da qualche settimana, come riportato dal Walesonline.
Nigel Owens gestisce una fattoria, con coltivazioni e allevamenti di animali: “E’ sempre stato il mio sogno, più di quello di arbitrare la finale della Rugby World Cup (cosa avvenuta nel 2015, ndr). Quando ho preso la decisione di chiudere col rugby internazionale non ho avuto ripensamenti, perchè ero felice di potermi dedicare a questo”.
“Certo – prosegue – da un hobby è passato ad essere un’occupazione e quindi mi sta impegnando a pieno, ma questa è una vocazione che o hai dentro profondamente o è meglio lasciare perdere”.
“Il paragone fra il rugby e l’agricoltura? Sicuramente – conclude – sono due immagini che nell’immaginario collettivo avvicinando il concetto di forza e di vigoria, in particolare al maschile, ma quello su cui mi voglio soffermare è il concetto di solitudine e di bisogno di sostegno. Su un campo agricolo capita spesso di isolarsi ed è importante circondarsi delle persone giuste per portare a termine il lavoro, un po’ come avviene sui campi da rugby”.
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