EPRC lancia un chiaro segnale d’apertura alle franchigie della Rainbow Nation
La rivoluzione è più vicina di quanto si possa pensare? E’ ancora presto (forse) per dirlo, ma di sicuro in un momento di profonde valutazioni qualcuno ha tracciato delle ipotesi sull’argomento: e se fosse arrivato il momento delle squadre sudafricane in Champions Cup e Challenge Cup?
Incalzato dalla trasmissione “The Rugby Pod”, il presidente dell’EPCR Simon Halliday ha fatto il punto della situazione sulla questione affermando: “Dal 2014 in poi, un anno prima che diventassi io presidente, siamo in rapporti commerciali e sportivi con la federazione e le franchigie sudafricane. Abbiamo una stipulazione che scade nel 2022 e che da entrambe le parti vuole essere rinnovata: cercheremo di capire se può anche essere rinegoziata e in che termini”.
Il numero uno dell’istituzione ovale europea non si nasconde, anzi: “Ci sono già state delle consultazioni in merito e da parte nostra c’è stata l’unanimità, all’interno del Consiglio, e la volontà di voler portare avanti qualcosa di importante che ci entusiasma”.
Poi prosegue: “Seguiamo quello che sta succedendo con l’avvento della Rainbow Cup e del Pro16 ed è da lì poi che prenderemo spunto per cercare di rafforzare la posizione di Champions e Challenge Cup: due pilastri del rugby dell’Emisfero Nord”.
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Punzecchiato ulteriormente, insiste nel dire: “Non dobbiamo commettere l’ingenuità di rimanere chiusi su noi stessi, perchè l’opportunità che si potrebbe prefigurare sarebbe enorme. Al contempo però non possiamo non cercare di coniugare i pareri di tutte le forze che poi andranno a disputare i tornei. Valutare la situazione in base a tutto quello che succederà sarà importante. Certo: il fatto di poter avere delle manifestazioni con tanti dei migliori giocatori al mondo ci fa pensare in grande e ci dà fiducia per il futuro. Il rugby ha bisogno di grandi notizie e con il nostro lavoro vorremmo dargliene una nei prossimi mesi”.
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