Il CT azzurro deve scegliere i protagonisti per la prossima edizione del Torneo, tra merito e necessità
Il Sei Nazioni 2021 dell’Italia sta per accendere i motori. Anche chi non ha il calendario sempre strettamente sott’occhio la cosa non giunge nuova, visto che Galles, Scozia e Francia hanno già annunciato la rispettiva rosa dei convocati in vista dell’appuntamento con il Torneo.
Lunedì 25 gennaio arriverà anche la lista azzurra: dopo i due mini-raduni presso le sedi della franchigie di Pro14 delle scorse settimane, Franco Smith sceglierà i protagonisti del suo secondo anno da capo allenatore della nazionale italiana.
I nomi dovrebbero essere, come da tradizione, 31 e ricalcare in linea di massima le scelte fatte durante l’autunno, nei recuperi del Sei Nazioni 2020 e in occasione della Autumn Nations Cup, senza eclatanti sorprese.
Il CT azzurro dovrà però trovare qualche soluzione per un reparto di terza linea che non avrà dalla sua l’esplosività e il talento di Jake Polledri, infortunato di lungo corso, ma nelle prime partite della competizione nemmeno Braam Steyn, attualmente infortunato.
Il flanker del Benetton è stato costretto a saltare entrambi i derby di Pro14 contro le Zebre e non sembra poter essere della partita né contro la Francia, né a Twickenham contro l’Inghilterra. Se è vero che che Johan Meyer e Maxime Mbanda hanno ottimamente figurato nel finale della Autumn Nations Cup quando chiamati in causa, rimane da vedere chi potrà indossare la maglia numero 8: improbabile che la scelta ricada in questo caso su Sebastian Negri, che dà il suo meglio come flanker; più probabile vedere in quella posizione Jimmy Tuivaiti, in un buon momento di forma alle Zebre, o Michele Lamaro, che con il Benetton ha rivestito il ruolo di terza centro proprio nel secondo derby, segnando anche una meta.
L’altro acciaccato del gruppo dello scorso autunno è Luca Morisi, che nella stagione 2020/2021 è riuscito a disputare una sola partita con il Benetton, lo scorso 10 ottobre. Se il suo posto da titolare era stato già notevolmente insidiato dal grande autunno di Marco Zanon, ora che è infortunato il centro biancoverde potrebbe essere rimpiazzato dalla convocazione di Ignacio Brex. Finalmente a disposizione dei selezionatori azzurri dopo aver completato l’infinito percorso per rendersi eleggibile passando dal rugby a sette, il 28enne di Buenos Aires, vista la chiamata al raduno di Treviso del 20 gennaio scorso, potrebbe essere l’unico esordiente del Sei Nazioni azzurro.
Sul fronte infortuni arrivano però anche buone notizie: Marco Riccioni sarebbe vicino al ritorno in campo. Il pilone destro del Benetton andrà così ad arricchire le possibilità di scelta di Smith in prima linea, che lo ha sempre convocato quando disponibile, anche se bisognerà vedere se il CT riterrà opportuno puntare su un giocatore fermo ai box dallo scorso ottobre.
La prima linea azzurra può comunque contare, a destra, su Giosuè Zilocchi e Pietro Ceccarelli, reduci da una Autumn Nations Cup positiva. A sinistra Danilo Fischetti è l’inevitabile favorito per la maglia da titolare, visto anche l’ottimo lavoro fatto nel derby, ma Smith dovrà scegliere un nuovo backup visto l’infortunio a Simone Ferrari. Dando uno sguardo alle franchigie, i nomi che la fanno da padrone sono quelli di Cherif Traoré e Daniele Rimpelli, entrambi cresciuti nel corso dell’ultimo anno.
Rimanendo nel pack, i maggiori punti di domanda sono rappresentati dalla seconda linea: Marco Lazzaroni e Niccolò Cannone sono stati i protagonisti indiscussi dell’ultima finestra internazionale, ma David Sisi ha ottenuto la palma di man of the match in entrambi i derby e potrebbe rivaleggiare con il duo del Benetton. Da capire, poi, se ci sarà spazio per un’ulteriore seconda linea giovane (Stoian ha debuttato a fine novembre) o Smith preferirà inserire un po’ di esperienza richiamando Federico Ruzza o, perché no, Marco Fuser, visto che a Newcastle è titolare fisso della squadra sorpresa della stagione di Premiership. Per l’ex Benetton sarebbe una ritorno eclatante, visto che è assente in azzurro dal novembre 2018.
Infine, fra i trequarti, al fianco dei quasi certi Minozzi, Ioane e Bellini, la corsa è serrata per quello che potrebbe essere un solo posto a disposizione: in autunno l’aveva ottenuto Luca Sperandio, ma gli ultimi mesi hanno portato alla ribalta un Pierre Bruno in gran forma. Senza dimenticare Jacopo Trulla, che continua però a militare in Top10.
A sole due settimane dall’inizio del Sei Nazioni 2021, dunque, sono ancora tanti i nodi da sciogliere per capire quale Italia scenderà sul prato dello Stadio Olimpico di Roma, ancora chiuso al pubblico, per dare il via al momento più importante dell’anno rugbistico e andare ancora una volta alla ricerca di quella sospirata vittoria che nel Torneo manca da 5 edizioni e che Franco Smith vorrebbe assaporare per la prima volta da capo allenatore dell’Italia.
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