Un ulteriore punto di vista che spiega ancor meglio i motivi del forfait dell’azzurro
La notizia della rinuncia da parte di Matteo Minozzi alla possibilità di giocare il Sei Nazioni 2021 con la maglia dell’Italia ha colto di sorpresa un po’ tutti gli appassionati ovali del Bel Paese.
Una mossa inattesa, che però l’estremo ha spiegato con un post sul suo profilo Instagram facendo capire di essere stanco sia fisicamente sia soprattutto mentalmente e di non essere pronto allo “scenario della bolla” per i prossimi due mesi.
Nessuna polemica quindi, solo tanta onestà e l’augurio da parte del trequarti di poter vedere l’Italia ben figurare al prossimo torneo continentale.
Fin qui i fatti, oggi però è arrivato il riflesso a quanto successo. Minozzi infatti è ormai un giocatore di fama internazionale assoluta e il suo forfait ha destato scalpore, tanto che il tecnico dei Wasps – club nel quale l’Azzurro gioca regolarmente in Premiership – è dovuto intervenire per spiegare alcune cose.
“E’ stato un periodo difficile per Matteo – ha affermato Lee Blackett, l’allenatore del club inglese – abbiamo parlato nel dettaglio della situazione che si sarebbe andata a configurare con le otto settimane (di bolla, ndr) e abbiamo capito che c’era bisogno di una pausa, ma sono sicuro che quella dell’Autumn Nations Cup non sarà stata l’ultima volta in cui l’avremo visto e lo vedremo protagonista con la maglia dell’Italia”.
“Non siamo con lui: sia che voglia continuare a giocare a livello internazionale sia che non lo voglia più fare. Minozzi ha attraversato un lungo periodo difficile: ha superato un infortunio e poi è venuto qui, in un paese diverso dal suo a giocare e ad adattarsi a una realtà diversa. E’ chiaro che andrà gestito. In tanti dopo una cosa del genere si preoccupano di perdere il posto, ma lo staff tecnico italiano si è dimostrato comprensivo della situazione”.
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