Il terza linea dei veneti analizza la sconfitta maturata contro gli irlandesi guardando al futuro
Nella testa e nelle parole c’è ancora il peso di una partita persa che poteva regalare un esito diverso. E’ un Benetton Rugby amareggiato quello che sta provando a mettersi alle spalle il ko patito contro Munster nell’ultimo fine settimana di Pro14, in uno dei tanti recuperi del torneo celtico, provando a ripartire dai suoi uomini migliori, come ad esempio lo è stato – nella sfida contro gli irlandesi – Marco Barbini.
“C’è solo delusione – afferma lo stesso avanti in un’intervista al sito ufficiale del club veneto – non posso mentire. La consapevolezza verrà dopo, analizzando la partita che abbiamo fatto, però in questo momento c’è amarezza per come è finita e per il fatto che potevamo controllare meglio la partita”.
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Poi continua: “Abbiamo giocato bene, il problema è che siamo sempre noi che ci mettiamo in difficoltà da soli. Abbiamo concesso a Munster, una delle squadre più forti del Guinness PRO14, due mete facili, una anche un po’ fortuita, però abbiamo comunque lasciato loro giocare nella nostra metà campo con troppa facilità. Sono cose che dobbiamo gestire meglio per non partire con l’handicap di due mete subite dopo dieci minuti. Siamo stati bravi a recuperare, però abbiamo mollato nei momenti più importanti“.
Proiettandosi sul futuro il flanker del Benetton Marco Barbini dice: “Sicuramente, adesso c’è l’amarezza ma nei prossimi giorni dovremo riprendere le cose positive fatte, ce ne sono state molte, e continuare su quell’onda e mettere a posto gli aspetti negativi. Abbiamo due settimane di tempo prima della prossima gara, quindi tempo ne abbiamo e da domani torniamo già a lavoro”.
Infine conclude commentando la nomina ricevuta come Man of the Match per il match contro Munster: “Fa piacere dare una mano alla squadra, ma quando si perde vuol dire che non è abbastanza. Bisogna lavorare di più, anche fuori dal campo, nella parte off-field, mettere a posto i dettagli, perché le qualità le abbiamo, ma ogni tanto in certi momenti della partita non siamo in grado di essere efficaci”.
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