Top10, dentro l’esperimento Viadana: “Parola chiave: umiltà”

Lautaro Casado racconta la vittoria contro il Valorugby e il campionato dei gialloneri

Viadana Valorugby Top10

ll Viadana impegnato contro il Valorugby nella sfida di Top10 – ph. Daniel Cau/Valorugby Emilia

Dopo un inizio di stagione in cui è stato il faro della squadra, inanellando alcune ottime prestazioni nella prima parte del campionato, Lautaro Casado deve stavolta ringraziare i propri compagni, capaci di prendersi il proscenio in maniera decisa e diventare protagonisti della partita che ha fatto più rumore del Top10 2020/2021, quella fra il suo Viadana e il Valorugby, finita con 13 mete e 88 punti segnati.

Una partita sicuramente non perfetta, all’interno di un campionato dove Viadana ha fatto tutto sommato parlare di sé nonostante abbia raccolto soltanto tre vittorie nelle otto partite disputate finora.

“Abbiamo giocato un’ottima partita in attacco, ma abbiamo commesso ovviamente anche errori in difesa, dove ci sono aspetti che dobbiamo migliorare – racconta il numero 8 argentino, cresciuto nell’Uru Curé di Rio Cuarto, piccolo ma orgoglioso club della provincia di Cordoba – Sei mete subite sono tante, e in questo inizio settimana siamo tornati a lavorare sul campo proprio su questo aspetto.”

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“Siamo una squadra costruita con tanti giovani e con tanti elementi che lo scorso anno militavano in Serie B, nei Caimani. Un bel salto: per questo sin da giugno, in pre-season, abbiamo cominciato a lavorare con la palla, facendo un periodo basato solamente sui principi del gioco, senza nessun tipo di struttura. Oggi si iniziano a vedere i frutti di quel lavoro, i giovani stanno maturando e pure noi più vecchi, come me, Apperley, Pavan, stiamo crescendo insieme a loro.”

L’eccezionalità di Viadana in questa stagione è rappresentata dall’aver affidato il progetto tecnico a German Fernandez, tecnico argentino che alla corte della UAR non solo è stato lo skills coach dei Pumas di Daniel Hourcade, ma anche uno dei principali ingegneri di ciò che si insegna sui campi del paese sudamericano.

“Abbiamo lavorato tantissimo, per due mesi, sui principi generali del gioco, senza struttura, con le stesse priorità che avresti andando a giocare a touch al parco con gli amici – continua Casado – Solo successivamente abbiamo aggiunto la nostra struttura di gioco, perché dopo aver appreso i principi di base adeguarsi a un gioco strutturato è molto più semplice, con lo scopo di arrivare a giocare con una fluidità estrema, quasi istintiva. In questo si vede la mano di German [Fernandez]: lui è un vero e proprio maestro, un insegnante di rugby.”

Alla domanda se quello che Viadana porta in campo sia diverso da quelle che propongono le altre squadre, il terza linea risponde: “Delle altre squadre non posso dire molto: non conosco il quotidiano, vediamo solo quello che portano in campo il fine settimana, e ciascuna ha tanto lavoro alle spalle. Poi, vale per tutti, magari non riesci sempre a dimostrare il tuo meglio il giorno della partita. Quello che posso dire è che non è la prima volta che facciamo bene contro le grandi: abbiamo vinto con Calvisano, il Rovigo ci ha battuto di soli 3 punti segnando solo al piede mentre noi abbiamo fatto due mete, ad esempio.”

“Per noi rimane un campionato duro, non abbiamo le rose che hanno a Padova o a Reggio Emilia. Stiamo lavorando con tanta umiltà, consapevoli che se vogliamo fare un buon campionato dobbiamo impegnarci ogni giorno.”

Umiltà sembra essere proprio la parola chiave di Viadana, certificata proprio dalle parole nel chiuso dello spogliatoio dopo l’importante vittoria di sabato scorso, che ha rilanciato la squadra in classifica consentendole di agganciare il gruppetto composto da Colorno, Mogliano e Lyons.

“La prima parola che è uscita dallo spogliatoio sabato è stata questa: umiltà. Abbiamo solo vinto una partita dove siamo riusciti a fare bene delle cose. Domenica prossima sfidiamo i Lyons, una squadra forte, con tanta fiducia visto che ha già ottenuto alcuni risultati importanti. All’andata abbiamo perso all’ultimo minuto per 3 punti. Dobbiamo continuare a lavorare, ne siamo consapevoli: ognuno nel suo ruolo, facendo la propria parte per il collettivo.”

“Abbiamo fatto un partitone contro una delle squadre più importanti in classifica, però dobbiamo assolutamente continuare a lavorare. Purtroppo finora abbiamo giocato praticamente solo con le squadre più forti: fra quelle che possiamo considerare al nostro livello, all’andata abbiamo giocato contro Colorno e Piacenza, ma abbiamo dovuto saltare Lazio, Fiamme Oro e Mogliano, ma a livello di punti in classifica siamo lì.”

Dove vuole arrivare questo Viadana?

“Il nostro obiettivo finale è crescere. Può sembrare retorico o scontato, ma è al 100% vero. Purtroppo non abbiamo la possibilità di pensare ai playoff o alle fasi finali, quindi l’obiettivo è crescere ad ogni partita, ad ogni allenamento. Tutti i giorni abbiamo in testa questo mantra: crescere come persone e come giocatori, dentro e fuori dal campo.”

Lorenzo Calamai

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