Sei Nazioni 2021: Francia alla caccia del primo titolo dopo 10 anni

Il quadro generale sui transalpini, primi avversari dell’Italia, a due giorni dal via del torneo

Sei Nazioni 2021, Francia

Sei Nazioni 2021, Francia (Photo by Adrian DENNIS / AFP)

Dieci anni di digiuno per una squadra come la Francia sono tantissimi. Per una squadra abituata a vincere, che ha portato a casa 25 titoli fra Cinque e Sei Nazioni, di cui cinque negli Anni Duemila, non è stato facile rimanere a secco.

Quest’anno la squadra guidata da Fabien Galthié, prima avversaria dell’Italia, sabato 6 febbraio, arriva al Torneo come una delle due grandi favorite. Da dopo la Rugby World Cup la squadra sta stabilmente giocando un rugby divertente ed efficace, ha dimostrato di poter competere con la corazzata Inghilterra anche con le seconde scelte e già da adesso si è consolidata come una delle favorite per la prossima coppa del mondo che giocherà in casa.

Sei Nazioni 2021: la Francia, i convocati

Calendario e infortuni sono i due attuali problemi di Galthié, che dovrà fare a meno del faro Ntamack sui trequarti, ha qualche assenza in prima linea e sui centri, dove le scelte son pressoché obbligate.

La buona notizia è il recupero di Gregory Alldritt, giocatore fondamentale in attacco e in difesa, un tuttofare con livelli di workrate esagerati: nel Sei Nazioni 2020 è stato il giocatore che è intervenuto in più punti d’incontro difensivi, secondo per palloni recuperati in ruck, placcaggi e palloni portati, terzo per metri fatti palla in mano.

Fra i 31 che verranno in Italia ci sono piccole ma significative sorprese: Camille Chat è stato lasciato a casa, a Roma giocherà probabilmente il tolosano Julien Marchand, con Pierre Bourgarit come backup; fuori François Cros, che quando disponibile aveva sempre giocato, al suo posto in campo uno fra Cretin, Jelonch e Woki.

Sei Nazioni 2021: la Francia, il momento

Fino ad oggi Fabien Galthié aveva sempre potuto poggiare i propri successi sulla disponibilità dei propri giocatori, essendo stato risparmiato dalle episodiche vicende di infortuni che flagellano le nazionali del panorama rugbystico di quando in quando.

Secondo quanto racconta L’Equipe le assenze potrebbero costringere Galthié a presentare una formazione cambiata fino al 50% rispetto all’apertura del Sei Nazioni 2020, quando i Bleus vinsero contro l’Inghilterra.

“Salvo catastrofi – ha sdrammatizzato il tecnico – per il momento abbiamo una squadra con una spina dorsale che ha già abbastanza esperienza collettiva.”

Leggi anche: Under 20: il 6 Nations in estate, con una formula temporale diversa dal solito

Sei Nazioni 2021: la Francia, le aspettative

I transalpini sono attesi a un torneo da protagonisti, dove poter contendere la vittoria finale all’Inghilterra, e gli vengono accreditate anche diverse chanches, seppur minoritarie, di battere gli uomini di Eddie Jones a Twickenham.

Lo svantaggio dei Galletti è quello di giocare solamente due partite in casa, e un’altra trasferta molto insidiosa è quella che dovranno affrontare alla seconda giornata, a Dublino.

Sei Nazioni 2021: l’Inghilterra, l’ultima edizione del torneo

La Francia sembrava avere in mano il Sei Nazioni 2020 dopo aver vinto contro l’Inghilterra in casa (24-17), battuto agilmente l’Italia in casa (35-22), esorcizzato la maledizione contro il Galles al Principality Stadium (23-27).

Non avevano fatto i conti con la Scozia e con il pugno rifilato da Mohamed Haouas a Jamie Ritchie, costatogli il cartellino rosso e quasi un’ora di inferiorità numerica alla sua squadra. La Scozia vinse 28-17, rimettendo il Torneo in discussione subito prima dello stop forzato a marzo.

Quando si è tornati a giocare, la Francia era ancora in lizza per vincere il Torneo, ma avrebbe dovuto battere l’Irlanda con una differenza punti esagerata: Ollivon e soci si sono accontentati della quarta vittoria, 35-27.

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