I Dragoni vivono un lunghissimo momento di difficoltà. Riusciranno a risollevarsi nel Championship che sta per partire?
I Dragoni sono in confusione. Alla vigilia del Sei Nazioni 2021, il Galles attraversa sicuramente il momento più difficile della sua recente storia ovale. Il passaggio tecnico dalla longeva guida di Warren Gatland a quella fresca di Wayne Pivac non sembra, almeno per adesso, portare benefici alla selezione di rosso vestita.
Risultati, stile di gioco, composizione del roster e gestione dello spogliatoio: tutti aspetti verso i quali l’opinione pubblica e gli addetti ai lavoro gallesi hanno sviluppato un certo senso di insofferenza verso lo stesso Pivac, che in questo torneo è chiamato – più di tutti – al colpo di coda. Andiamo quindi ad analizzare il Galles sviscerando i vari temi presenti sul tavolo: convocati, il momento, le aspettative e l’ultima edizione del torneo.
Sei Nazioni 2021: Galles, i convocati
Nel gruppo capitanato dall’inossidabile Alun Wyn Jones (143 caps per lui), al netto di una chilometrica lista infortunati, la notizia positiva – nello scorrere l’elenco dei convocati – è sicuramente rappresentata dal ritorno fra i disponibili di Dan Lydiate e soprattutto Josh Navidi che, in terza linea, potranno tornare a infondere classe, qualità e leadership a una squadra che ne ha davvero bisogno.
L’unico uncapped, che però a già fatto un po’ di esperienza in gruppo, è Josh MacLeod, mentre “un po’ di traffico” va registrato in cabina di regia dove Tomos Williams è stato preferito a Rhys Webb (come mediano di mischia) e Jarrod Evans potrebbe insidiare Dan Biggar e Callum Sheedy per la maglia numero 10.
Sei Nazioni 2021: Galles, il momento
L’Autumn Nations Cup, chiusa al sesto posto (ottenendo vittorie non proprio indimenticabili contro Georgia e Italia), ha certificato ufficialmente la crisi dei Dragoni che in questo momento non riescono proprio a vedere la luce infondo al tunnel. Attenzione però, perchè il mese di novembre ha solo accentuato una situazione di difficoltà che si era palesata nei primi mesi del 2020.
Oltre a questo, altro sintomo di un momento davvero confuso e pessimo, va aggiunto il “caso” Josh Adams: l’ala ha infatti commesso una leggerezza violando il protocollo sanitario per partecipare a una festicciola di famiglia. Un errore che lo estromette dalle prime due partite del torneo.
Sei Nazioni 2021: Galles, le aspettative
Dal 2011 in poi, il Galles di Gatland ha ragionevolmente sempre giocato per vincere il torneo, ora però non è più così. L’obiettivo per i “rossi” diventa quello di vincere almeno due partite, migliorando il magro record dell’edizione 2020, ritrovando sempre più fiducia e consistenza man mano che le giornate scorrono per arrivare a installarsi, ipoteticamente, sul terzo gradino del podio.
Sei Nazioni 2021: Galles, l’ultima edizione del torneo
Dopo la partita vinta nettamente in casa contro l’Italia, l’1 febbraio 2020 (sembra passata un’era geologica…), il torneo del Galles prese una bruttissima piega. Sconfitte in sequenza contro Irlanda (24-14 all’Aviva Stadium), Francia (23-27 a Cardiff) e Inghilterra (33-30 a Twickenham), poi l’ultima giornata, il 31 ottobre 2020, anche quella chiusasi con una debacle (10-14 in casa a Llanelli il 31 ottobre), per un complessivo e deludente quinto posto.
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