Le parole in conferenza stampa del CT Azzurro
Franco Smith è intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta dell’Italia allo Stadio Olimpico di Roma per 50-10 nella prima giornata del Sei Nazioni 2021.
Una sconfitta pesante, dovuta soprattutto ai tanti errori individuali in difesa: “Abbiamo mancato molti placcaggi. I ragazzi possono essere meglio di così, lo sappiamo, ma non crediate sia stata una mancanza di grinta o di volontà.”
“In una settimana di preparazione a una partita così, il contatto viene giocoforza limitato, se vogliamo arrivarci con i giocatori in salute e pronti alla competizione. La parte di contatto in fase difensiva viene allenata dalle franchigie durante l’anno, non ce ne possiamo occupare in ritiro. L’organizzazione, invece, c’era: sono i placcaggi individuali che sono mancati.”
“La prima partita purtroppo è sempre tosta. I ragazzi vengono da partite dove l’intensità del contatto è gestibile, qui si va subito e per tutto il tempo a mille all’ora. Penso che, come già è accaduto in occasione dello scorso Sei Nazioni e della Autumn Nations Cup, dopo un primo turno molto duro, già dalla seconda settimana le cose saranno migliori.”
Smith ha poi cercato di cogliere gli aspetti positivi del match, che nonostante il punteggio, a suo dire, non sono mancati: “Ai ragazzi l’ho detto: questo percorso ha i suoi alti e i suoi bassi. Ogni tanto ci sono aspetti del nostro gioco negativi. Non tutta la partita è da buttare, ma abbiamo dei soft moments dove lasciamo che l’altra squadra prenda il controllo e segni . Abbiamo sbagliato tanto, ma purtroppo è così che si impara.”
“Con la palla in mano penso che abbiamo giocato molto bene. Ci è mancata l’ultima fase, o l’ultimo passaggio. Dobbiamo avere più pazienza palla in mano: abbiamo fatto tanti linebreak che con più pazienza, più esperienza in quella determinata situazione possono diventare cose importanti. Sinceramente ho visto anche tante cose che per me sono positive, ma che sarà difficile che chi segue solo il risultato abbia visto.”
“Le ultime settimane sono state difficili anche per le franchigie, che hanno potuto dare poco minutaggio ai nostri giocatori, giocando poco. Avendo poco tempo insieme, noi della nazionale cerchiamo di collaborare con loro. Ho trovato i giocatori fisicamente in buone condizioni, anche meglio che in autunno. Però abbiamo subito tante mete su nostri errori e con placcaggi sbagliati. Quando il punteggio si dilata così tanto, sembra che non ci siano aspetti positivi.”
Infine, due battute. Una sull’inaspettato cambio della prima linea al trentesimo e una sulla prestazione di Stephen Varney, quella sì una delle note migliori del pomeriggio di Roma.
“La sostituzione dei piloni al trentesimo minuto era nei nostri piani. Abbiamo pensato di fare un’inversione e far partire dall’inizio chi avrebbe giocato di meno, perché ci è sembrato importante avere Zilocchi e Fischetti per arrivare in fondo all’incontro. Purtroppo Rimpelli e Riccioni hanno avuto a disposizione una sola mischia chiusa in tutto il tempo che sono stati in campo, ma era importante inserire entrambi in gruppo: uno era all’esordio, l’altro alla seconda partita dell’anno. Tuttavia non credo che questo tema, né quello della mischia chiusa in generale, abbia inciso sul risultato.”
“Varney è stato bravo in attacco. Sia lui che Trulla vengono da un periodo in cui hanno giocato molto poco, e per questo motivo ci sta qualche errore tecnico. Tutto sommato però penso che per essere la sua seconda partita a questo livello, alla sua età, abbia fatto molto bene.”
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