Temi del match, precedenti, formazioni, parole…proviamo ad anticipare la sfida delle 15.15 tra gli azzurri e i bleus
Il momento del debutto dell’Italia nel Sei Nazioni è arrivato, e dalle 15.15 (in diretta su DMAX) si farà sul serio contro la Francia, una delle grandi favorite alla vittoria finale. Il pomeriggio dell’Olimpico vedrà scendere in campo una formazione azzurra estremamente giovane e con poca esperienza internazionale, a dimostrazione della voglia di continuare il turnover generazionale avviato nel 2020 dal nuovo corso di Franco Smith. Di contro ci sarà una nazionale transalpina ormai lanciata sulla strada che porta ai Mondiali casalinghi del 2023 (dove tra l’altro le due squadre si ritroveranno nello stesso girone) e che vuole continuare a macinare punti di credibilità dopo una stagione comunque positiva, con Sei Nazioni e Autumn Nations Cup sfumate per un soffio: differenza punti nel primo caso, un calcio di punizione dubbio nei tempi supplementari con l’Inghilterra nel secondo.
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Italia-Francia, i temi del match
Appare chiaro come il pronostico penda decisamente dalla parte dei Bleus, praticamente “costretti” a vincere anche da una stampa che appare più che mai fiduciosa. Il lavoro di Galthié sta dando risultati, e si è visto anche con una formazione sperimentale a novembre (36-5 il risultato in favore della Francia), in una partita nella quale gli azzurri chiusero la prima frazione sotto solo per 10 a 5 prima di affondare nella ripresa. Chiaro allora di come peserà la tenuta fisica della squadra di Franco Smith, che in conferenza stampa ha detto chiaro e tondo di voler puntare su una rosa che sappia mantenere alta il più possibile l’intensità. Interessante la scelta di proporre il debuttante Brex a primo centro, un giocatore estremamente efficace in difesa e dunque destinato a contenere prima ancora che affondare il colpo. Per quello ci proverà (si spera) Zanon, sicuramente uno dei più positivi palla in mano tra gli azzurri nello scorso autunno. Ovviamente non sarà solo la difesa di Brex a decidere il risultato finale ma quella di tutta la squadra, condannata a non sbagliare praticamente mai: per armi e potenzialità, la Francia ha degli strepitosi finalizzatori che non aspettano altro che trovarsi davanti il buco per colpire. Dunque le chiavi per l’Italia potrebbero essere la tenuta, la difesa, e la capacità di crescere. È innegabile come tra la sfida all’Irlanda (la prima dopo la ripresa post-lockdown a ottobre) e quella al Galles (l’ultima giocata il 5 dicembre) ci siano state tante note positive. Dunque perché non provare a sperare che anche questa sfida possa lanciare dei segnali importanti per il futuro? Chiaro che poi la gioventù (in campo e nel numero di caps) da e prende, potrebbe magari esserci quel colpo d’incoscienza che riuscirà a scardinare la difesa dei Bleus per provare a mischiare le carte.
Italia-Francia, le parole
Prima del match Franco Smith si è “preoccupato” soprattutto della sua Italia, conscio comunque di affrontare una squadra di assoluto valore: “Seguiamo il nostro processo di crescita per continuare ad allargare il gruppo, non è in questa partita che scriveremo qualcosa di definitivo”.
Il capitano della Francia, Charles Ollivon ha provato invece a “scaricare” la pressione: “Non ci sentiamo i favoriti per la vittoria del Sei Nazioni, sono tutte cose costruite dai mass media. Il nostro approccio l’abbiamo costruito col lavoro nel ritiro di Nizza, adesso siamo a Roma e penseremo all’Italia, poi ci sarà tempo per le altre sfide”.
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Italia-Francia, i precedenti
Quello di oggi sarà lo scontro diretto numero 44 tra le due formazioni: 40 i successi dei transalpini, 3 quelli degli azzurri. Il 40 a 32 di Grenoble nel 1997, il 22 a 21 dell’ultima partita disputata al Flaminio nel 2011, e il 23-18 dell’Olimpico di due anni più tardi. Prima durante e dopo solo affermazioni francesi, comprese le due dello scorso anno: 35 a 22 nella seconda giornata del Sei Nazioni, e 36 a 5 in Autumn Nations Cup.
Italia-Francia, il trofeo in palio
Anche oggi, come dal 2007 in ogni scontro del Sei Nazioni, Italia-Francia mette in palio il Trofeo Garibaldi. Creato dall’ex capitano della Francia Jean-Pierre Rives, è arrivato alla 15esima “edizione”: 12 i successi transalpini, due quelli azzurri.
Sei Nazioni Italia-Francia, le formazioni
Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Luca Sperandio, 13 Marco Zanon, 12 Juan Ignacio Brex, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Michele Lamaro, 7 Johan Meyer, 6 Sebastian Negri, 5 David Sisi, 4 Marco Lazzaroni, 3 Marco Riccioni, 2 Luca Bigi, 1 Cherif Traore
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Niccolò Cannone, 20 Federico Ruzza, 21 Maxime Mbanda, 22 Guglielmo Palazzani, 23 Carlo Canna
Francia: 15 Brice Dulin, 14 Teddy Thomas, 13 Arthur Vincent, 12 Gael Fickou, 11 Gabin Villiere, 10 Matthieu Jalibert, 9 Antoine Dupont, 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 Dylan Cretin, 5 Paul Willemse, 4 Bernard le Roux, 3 Mohamed Haouas, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Pierre Bourgarit, 17 Jean-Baptiste Gros, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Anthony Jelonch, 21 Baptiste Serin, 22 Louis Carbonel, 23 Damian Penaud
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