Le valutazioni dei due head coach, al termine della storica partita di Twickenham
Nel percorso di crescita scozzese dell’ultimo lustro abbondante, ai ragazzi di Townsend – tecnico che guiderà la selezione del Cardo sino almeno alla Rugby World Cup 2023 -, che pure erano riusciti a togliersi con regolarità soddisfazioni di peso e stare nell’elite del rugby mondiale (quinto posto nel ranking nel 2018), era spesso mancata la consistenza lontano dalle mura amiche di Murrayfield (nonostante ci fossero già stati dei lampi notevoli, come il pari in rimonta, sempre a Twickenham di due anni or sono, in chiusura di torneo 2019).
Una solidità, fuori dal proprio fortino, messa in mostra, invece, nel tardo pomeriggio di ieri, nello storico successo, al debutto nel Sei Nazioni 2021, sul campo dei rivali inglesi – va detto, privo di pubblico -, che mancava addirittura dal 1983). Una performance spettacolare: 80′ di qualità superba, per organizzazione, aggressività sia in difesa che palla in mano, e cinismo da grande squadra.
Elementi che hanno portato il capo allenatore Gregor Townsend, uno che la storia della nazionale scozzese la conosce bene, avendola guidata prima in campo, da giocatore pilastro per diversi anni, e poi dalla panchina, ad affermare come quella di ieri sia stata “una delle migliori di sempre per il rugby scozzese, sicuramente la migliore della mia carriera complessiva”.
“Forse resto con quella in casa di tre anni fa, sempre contro gli inglesi, ma per il pubblico e l’atmosfera in generale. Ma anche oggi siamo stati eccezionali, in condizioni davvero difficili: vincere qui, così, alla luce del loro record su questo campo, rappresenta un risultato fantastico”, ha commentato Townsend in conferenza stampa.
“Abbiamo mostrato molta varietà nel nostro gioco. Oggi c’erano dei leader in tutti i ruoli del nostro team. Finn ha guidato l’attacco, ma anche Stuart Hogg e Ali Price hanno dato il loro contributo. Mentre sul lato difensivo, Chris Harris e Jamie Ritchie si sono dimostrati in grande spolvero. Senza dimenticare la prestazione fantastica di Scott Cummings in seconda linea, in particolare sulla touche, dove siamo stati molto bravi. Tutto questo ci conferisce fiducia e coraggio anche per le prossime partite”
Umore totalmente opposto, invece, sul fronte britannico, con un Eddie Jones che ha fatto mea culpa per la prestazione negativa dei suoi ragazzi, mai realmente dentro la partita.
“Non siamo riusciti a trovare un modo per entrare dentro il match. In una giornata come quella di ieri, piazzati, battaglia aerea e ottenere la linea del vantaggio sono aspetti importanti. Non siamo riusciti ad essere superiori in nessuna di queste situazioni”.
“Devo incolpare me stesso per questo: non li ho preparati (i ragazzi inglesi, ndr) abbastanza bene”, ha sentenziato, senza giri di parole, Eddie Jones.
“La Scozia ha giocato molto bene. Avevano un piano di gioco a cui si sono attenuti e lo hanno eseguito alla grande. Hanno avuto un notevole possesso della palla nel primo tempo, ed un elevato numero di penalty. Congratulazioni a loro, oggi sono stati troppo forti per noi”, ha concluso l’ex Giappone, commentando il match.
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