L’allenatore degli avanti azzurri ha fatto il punto della situazione dopo l’esordio nel Torneo, sottolineando la crescita del work rate della squadra
Gli azzurri sono al lavoro in vista della seconda partita del Sei Nazioni 2021, e nell’incontro stampa avuto lunedì è intervenuto Giampiero De Carli per fare il punto della situazione in casa italiana. L’allenatore degli avanti azzurri è intervenuto su diversi temi, partendo dalla situazione sanitaria che come sempre dopo partite dell’intensità che hanno quelle del Sei Nazioni va tenuta d’occhio: “Come annunciato sono tre gli avanti italiani che hanno riportato problemi fisici. Pensare di recuperare Traorè per la trasferta di questo sabato a Londra la vedo come una cosa abbastanza difficile in questo momento, mentre sono più ottimista riguardo a Meyer e Mbandà. Loro potrebbero farcela, ma già in queste ore contiamo di muoverci se fosse necessario. Qualora lo staff medico desse delle risposte negative dopo i primi consulti, siamo pronti a integrare ulteriormente la rosa dei convocati, ma per il momento restiamo così”. De Carli ha poi anche sottolineato come vista la situazione attuale c’è tutto un discorso di protocolli da rispettare, dunque nel caso bisognerebbe muoversi tra lunedì e martedì.
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È poi stato chiesto un suo commento sulla prova degli avanti dopo la partita di sabato contro la Francia, la prima del Sei Nazioni 2021 dell’Italia, scendendo anche nello specifico su Rimpelli: “Partendo dal presupposto che è complicato scindere nettamente avanti e trequarti e dare un giudizio univoco, riteniamo che la mischia abbia comunque lavorato secondo i dettami del piano di gioco che avevamo in mente. Serve trovare continuità, anche se si sono viste buone fasi come ad esempio quelle in rimessa laterale, dove non abbiamo sofferto troppo contro una squadra estremamente fisica come la Francia. Su Rimpelli ritengo che si sia fatto trovare pronto e abbia fatto ciò che gli è stato chiesto, anche perché comunque in settimana si è allenato al pari di tutti gli altri perché situazioni come la sua possono capitare”.
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Giampiero De Carli ha risposto poi relativamente al discorso work rate: utilizzando i dati in possesso degli analisti della Federazione, che possono analizzare aspetti estremamente specifici della partita e dei singoli giocatori, come ha valutato la prova? “Anche rispetto alle precedenti uscite della Nazionale il lavoro fatto è sicuramente importante. I numeri parlano chiaro, e i miglioramenti ci sono e sono costanti. Un dato importante ad esempio è quello del 59% di palloni usciti dai raggruppamenti in meno di tre secondi: è un livello molto alto, e ci si può arrivare col lavoro di tutta la squadra”.
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