Conor O’Shea: “L’Italia deve restare nel Sei Nazioni”

L’ex coach azzurro ha un’idea molto diversa sul futuro degli azzurri nel Six Nations rispetto a Sam Waburton

Sei Nazioni: secondo Conor O'Shea l'Italia deve restare nel Championship (ph. Sebastiano Pessina)

Sei Nazioni: secondo Conor O’Shea l’Italia deve restare nel Championship (ph. Sebastiano Pessina)

Dopo la prima giornata del Sei Nazioni, hanno fatto discutere le parole dell’ex capitano del Galles Sam Warburton che, riferendosi alla prestazione dell’Italia è tornato a parlare apertamente della necessità di introdurre retrocessioni e promozioni all’interno del Torneo. Intervenendo in diretta tv alla BBC, Warburton ha infatti detto: “Penso che ci debba essere un cambiamento nel Torneo. Da troppi anni l’Italia ha fatto vedere di non essere competitiva a questo livello, e personalmente credo che sia ora di inserire il meccanismo di promozione-retrocessione”. Warburton ha fatto chiaramente il nome della Georgia come squadra che potrebbe giocarsi il posto nel Sei Nazioni con gli Azzurri, ma oggi dalle colonne del Daily Mail è arrivata un’importante risposta di opinione completamente diversa. E’ quella di Conor O’Shea, ex tecnico dell’Italia e ora impegnato come Director of Performance della Rugby Football Union, che ha invece preso le difese degli azzurri e del nostro movimento.

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“La cosa più facile da fare è mettere in dubbio quello che sta facendo l’Italia. Ma guardando il loro stile di gioco, si capisce come siano infinitamente migliori della Georgia, e come sotto Franco Smith stiano mettendo in campo delle idee davvero interessanti”.

Riguardo alla domanda sull’inserimento del meccanismo di promozione e retrocessione, O’Shea dice: “La mia idea è che l’Italia si sia guadagnata il posto nel Sei Nazioni, il loro posto è qui e la mia opinione di fondo non cambierà mai: il nostro compito è quello di far crescere questo sport”. Secondo lui è innegabile che serva avere delle formazioni forti in Georgia, Romania o nelle Isole del Pacifico, ma farlo “uccidendo” un’altra nazionale e un intero movimento sarebbe un passo sbagliato.

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Nell’intervista Conor O’Shea ha anche evidenziato il potenziale dell’Italia e i progressi compiuti a livello di età dei giocatori sottolineando che gli Azzurri in futuro potranno beneficiare del talento di molti giovani, citando in particolare Stephen Varney, mediano di mischia di Gloucester e Michele Lamaro, terza linea del Benetton Rugby, che indica come  e stella emergente e possibile futuro capitano degli Azzurri.

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