Il tecnico degli Azzurri incoraggiato da attitudine e fisicità, nonostante i tanti errori ancora commessi
È un Franco Smith non certo felice quello che si presenta in conferenza stampa dopo la sconfitta per 41-18 subita dall’Italia a Twickenham.
Il tecnico sudafricano degli Azzurri non ama uscire sconfitto, ma sottolinea gli aspetti positivi della prestazione dei suoi: “Credo che per noi questa partita sia stata un passo in avanti. Se avessimo espresso la fisicità vista oggi nel match della settimana scorsa in casa, forse il risultato non sarebbe stato così sfavorevole.”
“Sotto l’aspetto fisico abbiamo dimostrato la nostra volontà e la nostra grinta fino in fondo, e di questo sono contento. In attacco siamo stati positivi: abbiamo segnato subito alla prima azione della partita e abbiamo di nuovo fatto tanti linebreaks.”
“Questo gruppo è orgoglioso. È una squadra vera, dove ognuno lavora per l’altro, credendo nel progetto e in quello che fanno. E questo si vede dal modo in cui hanno sacrificato il loro corpo per mettersi a disposizione e essere fisicamente più performanti di settimana scorsa.”
L’altro lato della medaglia sono i 41 punti subiti, ancora una volta una tassa salata fatta pagare all’Italia dai suoi avversari.
“Quello che mi dispiace è che abbiamo subito 5 mete in situazione dove eravamo in controllo della situazione, spesso immediatamente dopo una nostra segnatura. È negativo, la nostra gestione della partita deve migliorare, ma al tempo stesso è una cosa su cui possiamo lavorare e migliorare, perché dipende da noi.”
Due i temi principali da affrontare nel dopo-partita: la gestione tattica del match, in particolare al piede, da parte degli Azzurri e quella arbitrale, con tante chiamate che non hanno convinto gli spettatori e che sono andate principalmente contro l’Italia.
“È vero che abbiamo calciato tanto tenendo il pallone in campo e mettendo quindi alcuni dei migliori contrattaccanti al mondo in condizione di farci dal male, ma tatticamente dovevamo fare una scelta e l’abbiamo fatta: l’Inghilterra è una squadra molto forte in prima fase dalle fonti del gioco, specialmente la rimessa laterale, e non abbiamo voluto concedere loro lanci nella nostra metà campo.”
“In questo momento stiamo facendo progressi in molte aree del gioco. Tuttavia, prima di analizzare la parte tattica nello specifico, ci stiamo dedicando soprattutto a capire quali sono i nostri punti di forza e come sfruttarli al massimo. Fisicamente stiamo arrivando dove vogliamo essere, adesso le piccole cose da aggiustare sono tecniche e tattiche.”
“Non ho rivisto la partita e non voglio dare giudizi affrettati sull’arbitraggio prima di averla vista. Nel caso di Varney [placcato da Owen Farrell nell’azione dell’intercetto di Watson] la sensazione mia è che sia stato un contatto in ritardo, forse non così violento come hanno pensato tanti, ma comunque in ritardo. Era un momento molto importante per noi: se avessimo segnato noi e non loro, potevamo riaprire la partita. Ci prenderemo il nostro tempo per rivedere la partita e se ci sarà qualche azione da intraprendere lo faremo attraverso i giusti canali.”
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