L’allenatore inglese usa i soliti riferimenti al calcio per motivare prestazioni al di sotto delle attese da parte dei suoi
Sono poche le cose sicure nel mondo del rugby, ma una di queste è certamente il fatto che Eddie Jones sia un grandissimo comunicatore, abile a spostare l’attenzione dei media a proprio piacimento su determinati argomenti. L’inizio di Sei Nazioni non proprio indimenticabile dell’Inghilterra permette alla stampa britannica di andare a scavare intorno alla formazione della rosa, per provare a capire cosa non abbia ancora funzionato perfettamente. Come riportato dal Times, secondo Eddie Jones uno dei problemi principali è legato alla pandemia, nel suo complesso: il fatto di vivere in una bolla, e di giocare senza pubblico, ha fatto abbassare l’aggressività ai suoi giocatori. “Stiamo facendo delle ricerche per dimostrare come con gli stadi vuoti i giocatori siano meno aggressivi. Non abbiamo soluzioni al momento, ma questa è una delle cose alle quali stiamo guardando di più” ha detto l’allenatore dell’Inghilterra.
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Riferendosi alle due partite giocate, ha detto come contro la Scozia ai suoi sia mancato uno stile di gioco che ormai sembrava assodato nelle ultime uscite, oltre alla capacità di sapersi imporre sugli avversari anche usando il fisico. Eddie Jones, da sempre interessato al mondo del calcio, fa anche un altro paragone: “Guardate al Liverpool, che è una squadra molto aggressiva soprattutto ad Anfield Road dove poteva contare su un pubblico rumoroso. Le loro difficoltà dell’ultimo periodo penso che derivino anche dall’assenza dei tifosi sugli spalti”. Ovviamente questo discorso vale per tutte le avversarie dell’Inghilterra nel Sei Nazioni, perché è vero che Twickenham senza pubblico perde sicuramente parte della sua capacità di intimorire, ma è difficile pensare che la stessa cosa non succeda ad esempio ad Edimburgo o soprattutto a Cardiff.
Parlando poi della prossima partita, quando l’Inghilterra sarà attesa in Galles, Eddie Jones ha detto: “Stiamo lavorando in vista del Galles per capire come migliorare ancora”. Infine l’allenatore dell’Inghilterra ha riferito come secondo lui sarebbe un ottima cosa quella di ripristinare i Saxons (la seconda squadra inglese), ormai spariti dal lontano 2016 quando fecero un Tour in Sudafrica.
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