Andy Farrell torna a parlare di Caelan Doris, e fa il punto della situazione infortunati in vista della partita contro l’Italia
Non è decisamente un momento semplice quello dell’Irlanda in questo Sei Nazioni 2021. Dopo le due sconfitte contro Galles e Francia, i “verdi” saranno impegnati a Roma il prossimo sabato 27 febbraio per il terzo turno, ma dovranno però fare i conti con una situazione fisica abbastanza delicata e qualche problema di troppo in infermeria. Il più importante, anche in prospettiva, riguarda il terza centro Caelan Doris, che sicuramente è ascrivibile nell’elenco dei giocatori che sarebbero stati più attesi in questo Sei Nazioni.
Sarebbero appunto, perché dopo aver saltato le prime due gare, rischia di rimanere fuori anche nelle altre tre. A riguardo ha parlato Andy Farrell: “Al momento lui è fuori per il prossimo futuro (senza specificare una data di possibile rientro). Si sta curando bene ed è visitato dalle persone giuste, ma non dovremmo rivederlo almeno per le prossime settimane”. Ricordiamo che i suoi problemi sembrano legati a una commozione celebrale che sta creando dei problemi da tenere sotto grande attenzione, e dunque sul suo futuro ci sono ora dei dubbi.
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Le altre notizie riguardando l’eterno Sexton e la seconda linea Ryan, che dopo dei colpi alla testa subiti a Cardiff sono rimasti fuori contro la Francia: “Spero di riaverli entrambi per Roma, sono ottimista” ha dichiarato Farrell, che potrebbe contare anche sul rientro di Kilcoyne, attualmente fermo per un problema al polpaccio. Sono tutte speranze comunque, da vedere quali saranno i risultati degli esami dei prossimi giorni.
L’allenatore dell’Irlanda è tornato a parlare anche della situazione che si sta creando intorno alla squadra, con i media delusi del rendimento mostrato sinora. “Sicuramente dobbiamo rivedere diverse cose in fase di finalizzazione ma sono fiducioso del percorso che stiamo facendo. In vista di Roma farò ciò che è giusto per ottenere le migliori prestazioni da questo gruppo, scegliendo i giocatori più forti che avrò a disposizione”. Chiusura poi sulla pressione, che sicuramente non manca per il coach di nazionalità inglese: “L’ho affrontata per tutta la vita, o la accetti o vieni sommerso. Comunque è una situazione che non mi dispiace perché ti fa sentire vivo e ti costringe a reagire e lottare”.
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